Prosegue intensamente l’estate tauranese senza un attimo di respiro; dal 2 al 5 agosto hanno tenuto banco la XVIII edizione della sagra dello gnocco e la visita guidata alla chiesa conventuale e alla Villa romana di San Giovanni del Palco; il giorno 7 agosto è stato riservato alla manifestazione “Taurano Tradizioni”, con la mostra dell’artigiano locale e la degustazione dei prodotti tipici, sottolineata dalla musica popolare della “Paranza dei centro” di Ottaviano (NA). L’8 agosto, invece, è riservato a due gruppi folkloristici, provenienti dalla Russia e dal Brasile, nell’ambito della XVII Edizione degli Incontri internazionali del folklore. Nata nel 1996, la rassegna degli Incointri Internazionali del folklore di Taurano si è ormai ottimamente integrata nel panorama delle manifestazioni che si svolgono nella regione, suscintando l’interesse e l’attenzione di critica e di pubblico. “Abbiamo preso spunto dall’esigenza di dar voce e valore alle tradizioni della nostra terra altrimenti prossime alla scomparsa – spiega Attilio Graziano, presidente della Pro Loco Taurano; l’intento è quello di dar corpo ad un incontro di culture ed esperienze folcloristiche, apparentemente diverse, distinte e lontane, che risultano però, guardando meglio, intimamente correlate da un comune denominatore: il legame con le proprie radici e con la propria terra”. Questa formula della rassegna, che dà modo all’intera comunità tauranese, e non solo, di rendersi partecipe, a vario titolo, alle attività sta incontrando larghi consensi. Infatti ciascuno ha modo di sentirsi essenziale alla creazione di questo evento. “Questo festival internazionale del folklore, dando seguito ad uno spunto legato al nostro folclore, sulla scorta di quanto evidenziato dal gruppo di ricerca, che opera all’interno dell’Associazione Turistica Pro Loco-Taurano e che collabora attivamente con il gruppo folk “la Quadriglia” , arricchendosi e specializzandosi, è stato implementato in sezioni tematiche”. Tra esse da evidenziare quella inerente i gruppi che presentavano un repertorio basato sui ritmi cadenzati dalla tammorra, strumento fortemente radicato nella tradizione del nostro paese e nella nostra area (i pellegrinaggi a Montevergine, le pause durante i lavori nei campi) e quella in cui sono stati ospitati gruppi esibitisi con balli legati alla tradizione dell’intreccio che, fortemente si lega alle nostre origini, al nostro ballo tipico, il laccio d’amore” (da sito pro loco Taurano). In molteplici occasioni la stampa regionale e nazionale ha avuto modo di interessarsi alla manifestazione e nei vari anni, per le varie edizioni, si è potuto assistere alla crescente partecipazione di pubblico proveniente dalle aree limitrofe e dall’intera Regione Campania. La rassegna vanta, inoltre, il patrocinio di vari Enti tra cui: Regione Campania, Amministrazione Provinciale di Avellino, Comune di Taurano, UNPLI – Campania. Essa è, come accennato, tra l’altro, il fulcro di una attività di scambio culturale che ha consentito alla ensemble tauranese di prendere parte a vari raduni folk, tra i quali: il XXII International Folk Festival di £odz (Polonia) nel 1997; il Festival delle Tradizioni Popolari di Atalanti (Grecia) nel 1998; il III International Folk Festival “Vitosha” di Sofia (Bulgaria) nel 1999; il XXIII Festival Nazionale di Folclore di Santomera (Spagna) nel 2000; il 27° Festival Internazionale del Folclore della Slovacchia (22 luglio 2012).
“Nei vari anni, per le varie edizioni, prosegue il delegato al turismo, il consigliere Tommaso Buonfiglio, si è potuto assistere alla crescente partecipazione di pubblico proveniente dalle aree limitrofe (agro nolano, paesi vesuviani, Napoli, salernitano ed Avellino).
In questi ultimi anni è cresciuto anche l’entusiasmo della Pro Loco e sono nati nuovi ed interessanti progetti, tesi a rendere le tradizioni un asse portante del discorso culturale e turistico tauranese e nei quali cerceremo di coinvolgere studiosi delle tradizioni popolari come il giornalista Giuseppe Buonfiglio e il critico d’arte, Angelo Calabrese, Associazioni folkloristiche ed istituzioni universitarie, come quella di Etnostorie di Palermo; tra questi progetti, una “galleria-museo delle tradizioni”e la formazione di una scuola di danza legata al ballo della quadriglia e del laccio d’amore” .
Ma questo è futuro, prepariamoci a godere quanto ci regaleranno quest’anno i due gruppi provenienti dalla Russia e dal Brasile.