Sabato 7 luglio si svolgerà a Nusco la III edizione del convegno: “Le Eccellenze in Nefrologia: presente e futuro”, un evento che si sta imponendo nel panorama congressuale regionale e nazionale per la novità della sua formula e la qualità degli oratori presenti. Infatti anche quest’anno, il prof. Giovambattista Capasso, Ordinario di Nefrologia presso la Seconda Università di Napoli e promotore del convegno, ha invitato colleghi nefrologi che hanno contributo fortemente alla crescita della Nefrologia italiana. Sarà presente il prof. Giuseppe Remuzzi , ricercatore di fama mondiale e Presidente Eletto della Società Internazionale di Nefrologia. Il prof. Remuzzi è il Direttore del Dipartimento di Immunologia e Clinica dei Trapianti presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo, e coordinatore dell’Istituto Mario Negri-Bergamo e del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare “Aldo e Cele Daccò” di Ranica (BG). Egli affronterà un tema di grande attualità: come è cambiata la concezione della medicina negli ultimi 150 anni. Il prof. Remuzzi constata che siamo entrati in un’era dove le nuove conoscenze biologiche sulle funzionalità degli organi umani e le loro patologie provengono da discipline non tradizionali. L’aumento vertiginoso delle spese mediche deve trovare un punto di equilibrio tra la spinta all’innovazione e la possibilità di dare a tutti le cure necessarie. Per i medici si tratta di aiutarli a distinguere ciò che serve da ciò che serve poco o nulla. Per la gente bisogna trovare le forme ed i modi per far capire che il Sistema Sanitario, non può pagare per prestazioni per cui non ci sia dimostrazione di efficacia. Alle future generazioni di medici bisogna insegnare che la medicina è più che una semplice applicazione compassionevole di saggezza ricevuta, essa è anche la sfida ai vecchi costumi e lo sviluppo di nuove prospettive.
Durante il convegno avremo modo di ascoltare anche il prof. Claudio Ronco, Direttore della Divisione di Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale di Vicenza e fondatore dell’International Renal Research Institute of Vicenza. Il prof Ronco è famoso nel campo della medicina per aver proposto un particolare approccio multidisciplinare al malato critico. Egli ha condotto altre ricerche importanti nel settore degli organi artificiali fra cui fegato e rene, e nel settore della bioingegneria, fisica e nanotecnologie applicate alla medicina. Notevoli sono i suoi recenti studi sul rene artificiale indossabile e sulla sindrome cardio-renale. Il prof. Ronco parlerà del ruolo dello specialista nefrologo in un ospedale moderno in cui veramente il paziente sia al centro dell’attenzione e delle cure mediche. Egli dimostrerà che, prove alla mano, potenziare la disciplina Nefrologia è un investimento, non uno spreco di risorse.
Il prof. Olivier Devuyst è nato in Belgio ed è attualmente Professor Ordinario presso l’Istituto di Fisiologia della Università di Zurigo e consulente presso la Clinica Nefrologica della stessa Università. Dopo una lunga permanenza negli Stati Uniti, presso la Johns Hopkins Medical School di Baltimora, ha ricoperto il ruolo di Professore Ordinario e Direttore della Divisione di Nefrologia della Università Cattolica di Louvain (Belgio). E’ stato Presidente della Società Belga di Nefrologia e recentemente è diventato membro della Royal Academy of Medicine del Belgio. Il prof. Devuyst parlerà della importanza delle malattie rare, patologie spesso ignorate dalla grande industria e neglette da molti di noi. Portarle all’attenzione del mondo medico e della comunità civile è un obbligo per ogni società scientifica. In questa veste lui ha fatto moltissimo in quanto ha fondato e diretto due grandi programmi europei, EuReGene e EUNEFRON, specificamente rivolti allo studio delle patologie rare. La Società Italiana di Nefrologia, sotto la presidenza del prof. Capasso sarà in prima linea in questa che è una battaglia di civiltà.
Come è ormai tradizione il meeting vedrà anche la partecipazione di due giovani ricercatori, la dott.ssa Miriam Zacchia e il dott.re Francesco Trepiccione, allievi del prof. Capasso, che presenteranno i loro studi sulla sindrome di Bardet Biedel, una rara forma di malattia genetica che colpisce gli occhi ed il rene, e sulle nuove opzioni terapeutiche per il trattamento di soggetti affetti da diabete insipido. Questa esperienza li aiuterà a maturare ed a prendere coscienza delle loro capacità.
Di particolare rilevanza sarà la lettura introduttiva da parte del dott. Luigi Fiorentino, capo di gabinetto del Ministro della Istruzione, della Università e della Ricerca che tratterrà il delicato tema del legame tra ricerca, sviluppo ed innovazione in Irpinia.
Questo convegno si pone anche l’obiettivo di contribuire alla crescita dell’ Alta Irpinia, una terra che merita tutti gli sforzi per essere valorizzata. In questa prospettiva sarà interessante ascoltare quello che Giuseppe Iuliano e Paolo Saggese ci diranno sulla “terra di mezzo” vista attraverso le liriche dei nostri più grandi poeti.
Quest’anno il convegno si tiene a Nusco, un paese che conserva uno dei borghi più belli d’Italia. I locali che ospiteranno il congresso sono stati per diversi secoli la dimora dell’arcivescovado dell’Alta Irpinia, quindi un centro che ha contribuito, attraverso alterne vicende, alla crescita culturale, economica e civile di questa terra.