Chi afferma con sufficienza, quasi con fastidio, che le rimpatriate, le cene tra compagni di scuola, le riunioni tra ex sono patetiche, forse non ne ha mai condivisa una. Probabilmente, non è stato mai invitato. In ogni caso, non sa cosa si è perso.
Si è perso la gioia vera di ritrovarsi, con qualcuno dopo qualche giorno o mese, con altri dopo anni, una vita, nella naturale scoperta di qualche ruga in più e di un ricco vissuto sulle spalle, ogni tanto un’occhiata indietro, ma lo sguardo sempre fisso verso il futuro.
E’ quello che è successo ai tanti ex (colleghi, alunni, presidi, personale amministrativo e tecnico, “segretari”, “bidelli”, compagni di classe), che si sono dati appuntamento al Vanvitelli di Lioni per festeggiare un compleanno importante: i primi 50 anni del corso geometri.
In tantissimi, infatti, hanno risposto al richiamo di gioventù come alunni e a quello più maturo di docenti professionisti che hanno letteralmente contribuito alla “costruzione” del Vanvitelli di oggi, polo tecnico e professionale dell’Alta Irpinia.
Le celebrazioni dell’8 giugno, tappa d’inizio di una serie di iniziative future organizzate dal Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Lucido con l’ausilio del Prof. Montanari, hanno rappresentato un tuffo nel passato, pieno zeppo di ricordi e di sogni per i ragazzi di cinquanta anni fa, ma anche una sorta di ponte verso le giovani generazioni, che oggi gettano le basi per il Vanvitelli di domani.
Quindi, al riparo da facili scivolate nostalgiche, la giornata ha avuto inizio con l’inaugurazione della Mostra “50°”, allestita nella sede centrale di via Ronca, e curata dalla F.S.3 Prof.ssa Russomanno, con la raccolta di pubblicazioni, l’angolo del libro, l’album fotografico, i lavori degli ex, i vecchi ed i nuovi strumenti didattici, molto apprezzata dai numerosi partecipanti, che si sono poi trasferiti nell’Auditorium della Scuola Media di Lioni, messo a disposizione dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, Prof. Vito Alfredo Cerreta, per assistere alla divertente rappresentazione teatrale La Spartenza” del Gruppo per l’Integrazione dell’Istituto, curato dalla F.S.6 Prof.ssa Cerulli e alla toccante recita dell’alunno Antonio Napolillo della poesia “A Silvia”. La prima parte della cerimonia si è conclusa con le premiazioni del Torneo di calcetto del Cinquantenario, disputato nelle prime ore della mattinata, curato dai Proff. Aiello e Iermano.
Nel pomeriggio, in un’atmosfera di partecipe ufficialità e al tempo stesso di festosità da “gita” scolastica, si sono riuniti tutti gli ex per celebrare il vecchio ed il nuovo, il passato ed il presente, ricordando con rispetto ed un po’ di malinconia quelli che non ci sono più e dando lustro ai giovani talenti che si sono distinti per aver saputo cogliere le opportunità offerte dal mondo lavorativo e imprenditoriale come diplomati del Vanvitelli. In particolare, l’attenzione è stata rivolta al Geometra Guido Cianciulli, titolare di ACCASOFTWARE S.p.A., ex alunno, il quale in modo molto riservato, ha detto: ”E’ più facile per me parlare ad una platea internazionale, in giro per il mondo, che non a questa, per me così familiare ed emozionante. Ricordo ancora nitidamente le lezioni dei Proff. Conforti e Persico, che ancora oggi utilizzo. Ma soprattutto, sono rimaste impresse dentro di me le loro lezioni di vita, ho cercato di cogliere il loro messaggio. Per questo dico grazie alla “mia” scuola, al “mio” Istituto per Geometri, al quale sarò sempre riconoscente”.
Il Preside Lucido ha presentato i numerosi ospiti, tutti aderenti all’Associazione Ex Alunni e Docenti del Vanvitelli, che, come ha spiegato, “ vuole essere non solo un recupero di ricordi e di affetti legati al tempo della scuola che, nonostante tutto, resta il più bello ed indelebile nel cuore e nella mente di ciascuno, ma anche l’opportunità di creare una rete di solidarietà e di esperienze proiettata nel futuro”.
Interessanti e anche divertenti gli interventi di Dora Garofalo, ex Dirigente Scolastica, che ha parlato del Vanvitelli come laboratorio di idee e progetti; di Salvatore Ruggiero, Assessore alla Cultura del Comune di Lioni, che si è complimentato definendo l’iniziativa “intelligente, per il recupero di valori come la solidarietà e l’amicizia spesso smarriti in un mondo sempre più distratto”; di Michele Cicoira, Preside al Vanvitelli dal 1979 al 1983, negli anni bui e duri del dopo terremoto, quando “si temeva si sgretolasse anche la scuola come istituzione”, il quale In modo brillante, ha raccontato di quegli anni, lasciando un messaggio alle nuove generazioni: “Bisogna convincere i ragazzi a credere in quello che fanno”; di Nicola Conforti, ex docente, vera anima del giornale semestrale nato per l’occasione, Il Vanvitelli, ieri, oggi e domani, al suo primo numero, composto in gran parte da articoli inviati da ex e ricco di foto d’epoca e attuali; di Maria Dell’Api, ex docente, che ha condiviso coi presenti una lettera di buon compleanno all’istituto, prendendo spunto dall’articolo di Massimo Gramellini dedicato alla sua maestra; di Padre Roberto Luongo, per anni docente di religione e da qualche anno trasferito ad Avellino; di Michele Ceres, ex vice preside e docente per 41 anni al Vanvitelli; di Giuseppe Petrucciani, revisore MEF dell’istituto per molti anni.
Al termine di questa piacevole carrellata di ricordi e speranze, il Preside Lucido, consegnando gli attestati di partecipazione a tutti gli ospiti, ha voluto sottolineare come l’evento “non debba essere fine a se stesso, ma serva a non perdersi di vista, a recuperare una memoria storica e continuare a scrivere la storia del Vanvitelli insieme”.
Il resto della serata è proseguito all’insegna della convivialità, con un buffet offerto presso i locali dell’IPSSAR adiacenti alla scuola media e poi all’Anfiteatro di Lioni, dove, si è esibito prima magistralmente il Duo Arcopiano di Pio Spiriti e Louis Tarantino, che ha allietato i tantissimi presenti con musiche leggere e classiche per violino e pianoforte. A seguire, gli alunni del Vanvitelli hanno sorpreso piacevolemente tutti in un recital dal titolo «50… Siamo noi», curato dalla Prof.ssa Colasanto, con il supporto della Prof.ssa Di Franza, che ha ripercorso in musica e danza gli ultimi 50 anni del Vanvitelli. Per concludere, alunni di tutti i plessi e di tutte le classi si sono avvicendati sul palco con canzoni e balli, proprio a suggellare le celebrazioni, sottolineando l’importanza di un legame continuo tra passato e presente.