Padula, “Notte dei Musei” in Certosa con l’Arte Antica e Contemporanea

PADULA – Anche quest’anno il MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), attraverso la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, promuove il prossimo 19 maggio la “Notte dei Musei”. Si tratta di un grande evento a carattere europeo per promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale al più ampio numero di cittadini, facilitando anche quelle categorie di persone che hanno difficoltà a fruire del nostro patrimonio nel normale orario di visita. L’ingresso gratuito è previsto dalle ore 20:00 del 19 alle ore 02:00 del 20 maggio (ultimo ingresso ore 01.00). Durante l’orario della giornata, il biglietto sarà emesso regolarmente. Per l’occasione la Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, aprirà dalle ore 20:00 del 19 alle ore 02:00 del 20 maggio la Certosa di San Lorenzo a Padula. Per tutti coloro che hanno avuto modo di visitare la Certosa solo ed esclusivamente nelle ore diurne, questa apertura straordinaria costituisce un’occasione unica per una suggestiva visita in notturna al Monumento.
MICCIO: “Una notte da non perdere con la Certosa illuminata d’Arte”.
Il percorso notturno
In aggiunta al normale percorso di visita (Foresteria Nobile, Chiesa, Cappelle laterali, Sagrestia, Tesoro, Capitolo, Refettorio, Cucine), resta ancora aperta anche l’esposizione “Il dolore della Passione” (sculture del XVIII sec) allestita nella Cappella dei Morti, una volta raggiunto il Chiostro Grande, dopo il prestigioso Appartamento del Priore sarà possibile visitare alcune “celle” dei Padri che ospitano installazioni di arte contemporanea, frutto della rassegna dal titolo Le Opere e i Giorni che ha avuto luogo in Certosa, in particolare, negli anni compresi tra il 2002 e il 2004. Nella cella N° 5 L’artista Giuseppe Zevola (Napoli, 1952), dopo un soggiorno tra le mura certosine ha realizzato nel 2003 “La regola e l’eccezione”, proponendo così una installazione con arredi della stessa Certosa intrecciati, però, con segni, testi e immagini che riportano alla complessità del pensiero di Giordano Bruno, al suo “grido umano, troppo umano”, contrapposto al silenzio e all’ideale di vita contemplativa di San Bruno, fondatore dell’Ordine Certosino. Nella cella N° 10 sarà possibile visionare opere di: Carlo Benvenuto (Stresa, Verbania, 1966), Senza Titolo, 2003; installazione con vetro, fotografie, faretto allo iodio con lo scopo di proporre sia una riflessione sugli inganni della
percezione, ma anche una “sottile proposizione sull’intensità, immateriale ma decisiva, del colore-luce” (A. Bonito Oliva nel catalogo della mostra); Luca Pancrazzi (Figline Valdarno, Arezzo, 1961) con “24 ore su 24” realizzata nel 2002; installazione con pittura, scotch, erbe selvatiche, in cui l’artista intende cogliere la relazione esistente fra l’architettura interna della cella e il paesaggio esterno, formato dallo spazio del giardino. Il lento scorrere del tempo del certosino (24 ore su 24, appunto) si evidenzia nel lungo deambulatorio della cella, oggetto di un particolare anche se lineare intervento pittorico.