SUMMONTE – La notizia ha dell’incredibile: nel 1700 ci si sposava sulla carta fra minorenni. A lui bastavano 14 anni, a lei solo 12. E’ l’ultima scoperta dello studioso Arturo Bascetta proveniente dagli atti notarili inediti, appunti perduti del notaio Angelus de Guidone Terre Submontis locus del 4 maggio 1735.
“Mi è capitato – ha detto Bascetta – studiando presso l’Archivio di Stato di Avellino antichi atti per il mio prossimo libro su Mercogliano. Durante le ricerche è saltato agli occhi questa sorte di vademecum, che il vecchio notaio aveva scritto per gli allievi, chiamato IML Principium Praticae”.
E’ un bellissimo documento, per noi oggi ricco di stravaganze, che però si riferisce a come ci si doveva comportare in base alle leggi di allora in vigore nel Regno di Napoli.
“Parla delle polize (assegni bancari di oggi) da poter incassare alla Fiera di S.Matteo di Salerno, del cambio (banca), del valore dei testimoni in un atto (formula d’Albarano), del comportamente di un procuratore (formula di Procura), del testamento, di come un detenuto potesse uscire dal carcere per testimoniare, dei diritti delle vedove (allora si moriva giovani) e dei pupilli”.
Ma per Bascetta la notizia più curiosa viene dagli appunti sul matrimonio.
“Sono rimasto io stesso sconcertato”, dice, “perché apprendo il valore della dote: il prezzo pagato dal padre della sposa il quale ‘compra e promette pagare il prezzo, ò parte dona alla moglie’ come se fosse una donazione. Ma la cosa più sconvolgente è che Lui dovesse avere almeno 14 anni per impalmare una Lei che di anni poteva averne anche solo12”.
Ecco il passo inedito riferito da Bascetta: “La donna in capillis passati li 12 anni può contrarre il matrimonio, e il mascolo passati li 14 anni può maritarsi, etiam Dio invito delli suoi. Li mascoli doppo li 14 anni possono intervenire con consenzo del curatore, e poi che sarà d’anni 18 hà da ratificare perché allora è età perfetta, e quando hà meno di 14 anni non può contraere, mà il tutore solo, e quando è cosa importante contro il minore ci vuole dacreto del Giudice sopra il contratto per validità di quello, et causa cognita”.
Diverse altre curiosità che Bascetta non svela, assicura saranno nel prossimo libro su Torrioni che tratterà il matrimonio “ad uso della Montagna di Montefusco”. Infine una curiosità che riguarda la promessa di matrimonio: “giura prima la donna per cavalleria” e “quando la donna è ricca ed il marito povero l’ha dà lasciare la quarta parte delli suoi beni” con la “legittimazione del Vicerè per un figlio naturale”. Il resto è tutto da scoprire…