Libertas Stabia: Rastiello 6, Calvanico 6, Villani 6.5, Labaro 6 (26’ s.t. Di Ruocco s.v.), Fiorillo 6.5, Zamparelli 6.5 (38’ s.t. Raia s.v.), Celardo 5.5, Teta 7, Balzano 6.5, Migliozzi 6.5, Savino 5.5 (45’ s.t. Esposito s.v.).
A disp.: Cortile, Ferrara, Mosca, Amita A.
Allenatore: Di Somma 6.
Città di Atripalda: Caruccio 6, Coscia 6, Tancredi 6, Cerullo 6, Galliano 6.5, Tirri 5.5, Rupa 6, Ambrosio 6.5 (27’ s.t. Magno s.v.), Loasses 5 (21’ s.t. Saviano 5.5), Barletta 6.5 (38’ s.t. Vecchione s.v.).
A disp.: Imparato, Tullino, Modesto, Colella.
Allenatore: Amato C. 6.
Arbitro: Cardone di Agropoli 6.
Assistenti: Greco di Battipaglia e Cutolo di Nocera Inferiore.
Marcatori: 42’ s.t. Balzano
Ammoniti: Migliozzi (LB), Tirri, Coscia, Simone (CA).
Note: presenti sugli spalti 150 spettatori circa.
Cronaca
Ci vuole una rete di Balzano nei minuti finali per consentire alla Libertas Stabia di piegare un coriaceo Città di Atripalda. La prodezza del bomber ex Savoia ha fatto letteralmente la differenza tra le due formazioni in un match indirizzato sui binari del risultato ad occhiali. Tigrotti poco ispirati e imbrigliati da un avversario ben messo in campo e determinato a portare via dal “Menti” un risultato positivo. Tra i padroni di casa Di Somma conferma l’undici che ha demolito il Due Principati a domicilio: nel tridente ancora spazio dal 1’ a Savino, preferito a Raia. Chiavi del centrocampo a Teta, incaricato di tessere le trame della manovra. Ospiti in emergenza con ben cinque assenti: oltre ai già certificati Nappi, Stompanato, Sicignano e D’Acierno, nell’immediata vigilia si aggiunge Vacca, costretto a dare forfait a causa di un forte attacco influenzale. Amato opta per un 4-3-1-2 con Loasses alle spalle di Simone e Barletta. Linea mediana muscolare con Rupa, Cerullo e Ambrosio. In difesa Galliano torna ad affiancare Tirri. I ritmi del match sono blandi fin dall’inizio ed è il Città di Atripalda a provarci per primo al 6’: corner di Ambrosio, terzo tempo di Cerullo nel cuore dell’area ma colpo di testa che si spegne a lato. La formazione stabiese non punge in avanti e concede spazi favorendo le ripartenze biancoverdi. E’ questo il tema che al 26’ porta al tiro dal vertice sinistro dell’area Ambrosio, che chiama Rastiello ad un goffo intervento in angolo. Dopo la mezz’ora gli sterili tentativi sabatini cedono il passo alla reazione dei tigrotti che sfruttano il gioco sulle fasce, esclusivamente quella mancina, dove Migliozzi fa il bello e cattivo tempo. Proprio sull’asse imbastita dal fantasista gialloblu con Villani nasce il primo pericolo dei padroni di casa. Corre il 35’ quando il terzino stabiese arriva sul fondo, crossa in mezzo, ma Balzano indisturbato sottomisura non riesce ad impattare a dovere spedendo alto. Quattro minuti dopo ancora Migliozzi viene liberato al tiro appena dentro l’area e scarica il sinistro murato, però, dalla difesa avversaria. La Libertas continua a premere sull’acceleratore e legittima il suo massimo sforzo in chiusura di tempo: il piazzato dalla sinistra di Teta è perfetto per la testa di Savino che tutto solo colpisce a botta sicura ma Caruccio gli dice di no deviando in angolo. La ripresa è soporifera. La manovra gialloblu non trova sbocchi e si segnala per il suo sviluppo in orizzontale. Gli uomini di Amato tengono bene il campo e quando possono ripartono, senza però impensierire Rastiello. Con le fasce presidiate, la squadra di Di Somma ci prova per vie centrali, come al 31’: Celardo ha spazio dai venti metri e conclude in maniera velenosa costringendo Caruccio alla parata in due tempi. Al 39’ gli ospiti hanno la palla buona per passare con Simone, ma l’ariete biancoverde perde l’attimo per puntare la porta, si aggiusta il pallone al limite e conclude debolmente. Dopo tre minuti la rete che spacca in due il match: break di Teta che illumina con un lancio di quaranta metri Balzano, che appena entrato in area approfitta di un errore di valutazione della retroguardia atripaldese per trafiggere con un gran sinistro l’incolpevole Caruccio. La diciassettesima perla del bomber stabiese toglie le castagne dal fuoco alla Libertas e vale ancora la vetta della classifica cannonieri in condominio con Letizia. Per i tigrotti, che volano al quarto posto in virtù della miglior differenza reti rispetto alla Palmese, si tratta della terza vittoria di fila senza subire reti. Il guizzo di Balzano beffa, invece, il Città di Atripalda, ad un passo ormai dall’ottenere un punto prezioso in ottica salvezza. La sconfitta penalizza oltremodo Tirri e soci, che hanno evidenziato notevoli progressi sotto il profilo temperamentale e dell’organizzazione di gioco.