L’emendamento approvato al Senato, presentato da Francesco Pontone, è stato accolto come un primo importante passo nella regolamentazione delle tariffe RC Auto, che da Nord a Sud subiscono notevoli differenze negli ambiti regionali di applicazione, con una discriminante legata, secondo le compagnie, al numero di sinistri e di “imbrogli” commessi nel meridione. L’emendamento Pontone prevede una tariffa RC Auto unica per tutti gli automobilisti nelle classi di merito più alte (classi di massimo sconto) residenti in tutto il territorio nazionale, a parità di condizioni soggettive e oggettive: l’obiettivo è quello di eliminare il criterio della territorialità che penalizza gli automobilisti virtuosi che vivono in aree ritenute ad alta sinistrosità, prevedendo la tariffa unica per le classi di merito migliori. La notizia è stata accolta con moderata soddisfazione dal presidente del comitato “Mo Bast”, Pietro Avino: “Finalmente si vede un’iniziativa seria da parte di un politico meridionale, che fa semplicemente ciò per cui è stato votato. Speriamo che non si tratti dell’ennesimo spot promozionale, che quell’”oggettivo-soggettivo” non rappresenti una trappola di interpretazione e che l’emendamento non venga cancellato dal Governo come accaduto nel 2002: come comitato Mo Bast e con l’associazione Orgoglio Meridionale saremo presenti a Montecitorio, fuori alla Camera dei Deputati, il 19 Marzo quando si voterà il decreto liberalizzazioni del Sud, per far sentire la nostra voce”. Per Avino l’emendamento di Pontone rappresenta una “mezza vittoria”, in quanto “l’abbattimento delle tariffe deve riguardare anche i neopatentati, coloro che si affacciano per la prima volta nel mondo delle assicurazioni”. Avino invita a tenere alta la guardia: “finora si sono viste soltanto “sponsorizzazioni”, dichiara, “seguiremo con molta attenzione chi si farà carico seriamente di questo importante problema sociale”. Il comitato Mo Bast annuncia inoltre che si renderà parte civile nell’istaurando procedimento penale sollevato da D.B., cittadini originario del meridione ma residente da due anni in Veneto, che ha denunciato ai carabinieri una “discriminazione e un’umiliazione” subita da parte di una compagnia assicurativa che gli ha negato la stipula di un contratto vantaggioso: la compagnia si sarebbe giustificata dicendo di “aver ricevuto parecchie truffe dalla zona della Campania e precisamente da Napoli e Pompei”.