Domani e domenica la mostra: “Gli Angeli dell’amore in Certosa”

Resterà aperta anche per il prossimo weekend (sabato e domenica 25 e 26 febbraio, ndr) la mostra “Gli angeli dell’amore in Certosa”. Alla Certosa di San Lorenzo, a Padula, la Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, ha deciso di  arricchire e rendere  ancora più interessante la visita dei turisti  con l’allestimento della mostra  “Gli angeli dell’amore in Certosa”, a cura di Eufemia Baratta.          La mostra, inaugurata nei giorni scorsi, resterà aperta fino al 28 febbraio 2012.  L’esposizione, allocata negli ambienti della Foresteria Nobile, è composta  da tre  dipinti – olio su tavola – raffiguranti vivaci angioletti che portano corone di fiori  nelle mani oppure una palma, vagamente avvolti in un colorato manto rosso e con bianchi cartigli svolazzanti recanti iscrizioni tratte dalle sacre scritture. I tre quadri, tutti inediti, ascrivibili alla fine del XVI secolo,   sono stati prelevati dai depositi che custodiscono le poche opere d’arte superstiti dell’ex Monastero Certosino di Padula. Probabilmente decoravano ambienti cenobitici del Convento, anche se non è da escludere un originario uso degli stessi quali ante di armadio, viste le  raffinate tracce di decorazioni geometriche presenti sul retro. In ogni caso, esse appartengono ad un più vasto ciclo composto da dodici tavolette  (cm. 73 x 56 ciascuna), tutte raffiguranti angeli, con simboli delle virtù certosine e sacre iscrizioni che citano frammenti di brani biblici in cui si elogiano tutte quelle anime che amano e servono Dio, meritevoli della futura e preziosa ricompensa celeste,  come espresso in uno dei cartigli meglio conservati: “Accipient Regnum decoris, et diadema speciei de manu Domini . Sap. V.”.          Le immagini (v. allegato)  vengono fornite dalla Soprintendenza destinate ai giornalisti per lesegnalazioni dell’evento  sulle testate,  e non possono essere utilizzate per altri usi  (Copyright / Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino).             La Certosa di Padula, fondata nel 1306, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998,    nel 2002 è stata inserita dalla Regione Campania nel novero dei Grandi Attrattori Culturali, si estende su un’area di 51000 mq tra spazi coperti, chiostri ed aree verdi,       ed è il simbolo della continua osmosi tra vita contemplativa e vita vissuta, tra ascetismo e creatività.Il monumento è visitabile   dalle 9.00 / 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00).   L’ingresso è gratuito  per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65,  per   disabili  e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria .  L’ingresso gratuito è consentito  anche a particolari  categorie  di studenti o insegnanti  (architettura, storia dell’arte,ect.).  Il biglietto, pari a 4  €,  è ridotto del 50%  per i giovani di età compresa tra i 18 anni e i 25 anni   così come per gli insegnanti di ruolo nelle scuole statali italiane. L’ingresso, invece, al parco della Certosa è gratuito.  Come si raggiunge Padula  In auto – La Certosa è situata a 104 km a sud di Salerno, vi si arriva con l’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, uscendo alla stazione di Padula –  Buonabitacolo, distante circa 8 km. In treno – Si raggiunge la stazione Centrale di Napoli o di Salerno e   si prosegue in autobus. In autobus – Partenza da Napoli Piazzale antistante la Stazione Centrale.    Partenza da Salerno (Piazza della Concordia, nei pressi della Stazione Centrale).     In aereo – Scalo di Salerno/Pontecagnano e  Napoli/Capodichino con  collegamenti diretti con la Stazione Centrale di  Salerno e Napoli                    Ulteriori informazioni sul sito web della Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino  www.ambientesa.beniculturali.it / info 089 2573241 / FAX 089 318120  Michele Faiella (Ufficio Stampa)  e mail: sbap-sa.stampa@beniculturali.it – Per approfondimenti:I luoghi e gli eventi  www.beniculturali.it – Numero verde 800 99 11 99 – Il MiBAC è anche su Youtube, Facebook e Twitte