AVELLINO – La Sidigas Scandone Avellino si prepara per affrontare la sua quinta partecipazione consecutiva alle Final Eight di Coppa Italia. La partenza per Torino, prevista per domani, ha anticipato la consueta conferenza stampa di presentazione di coach Vitucci: ”Ci apprestiamo a giocare una competizione importante, che la squadra si è guadagnata sul campo e cercheremo di onorarla nel migliore dei modi. Per andare avanti bisogna vincere perché sono tutte partite senza futuro. Affrontiamo un avversario di livello come Cantù che è stata l’unica risposta vera al dominio di Siena lo scorso anno e quest’anno puntano ad entrare tra le prime otto d’Europa. E’ uno stimolo importante ma sappiamo che abbiamo una barriera dura da scavalcare per cui sarà necessario sarà metterci tutto quello che abbiamo a disposizione perché questo tipo di eventi per tutti noi, staff e giocatori, sono i più eccitanti perché è un premio al lavori fatto prima e questa gare secche hanno un sapore particolare, in una cornice molto accattivante come il PalaOlimpico di Torino. Fisicamente non siamo al meglio perché in questi dieci giorni senza partite non ci siamo riusciti ad allenare con la costanza che un evento del genero meriterebbe: ciò dovute un po’ al clima esterno, ma anche alle difficoltà di allenarci in un palazzetto troppo freddo, non adeguato per questi livelli. Dean è in forte dubbio perché il polso sinistro è molto dolente e stiamo facendo gli accertamenti che servono per capire l’entità del problema. Vedremo domani come si sentirà e se sarà utilizzabile. Recuperiamo Spinelli che ha poco allenamento vero nelle gambe, ma fisicamente sta meglio. Ad oggi è in forte dubbio vedremo domani come si sentirà e vedremo se sarà utilizzabile.”
“Fa specie sentir parlare di problemi di riscaldamento di un Palazzo dello Sport come il PalaDelMauro.”
“E’ un peccato, perché la struttura è bella e ci si allena bene. Mi stupisco che non ci sia, stante le condizioni esterne, un sistema di riscaldamento adeguato. So che stanno provando a risolvere il problema però, intanto, facciamo fatica e domani stiamo cercando di allenarci fuori o direttamente a Torno per ovviare alle difficoltà.”
“Rispetto all’anno scorso quali similitudini ci possono essere?”
“Anche l’anno scorso l’avversario era forte ma le condizioni sono diverse. Mentre Cantù ha una sua stabilità, l’Olimpia Milano che incontrammo lo scorso anno non era certo molto brillante. Inoltre la nostra struttura di squadra era più corposa rispetto a questa stagione, oggettivamente siamo diversi.”
“Tecnicamente che tipo di partita ci aspetta?”
“Loro giocano una pallacanestro stabile ed omogenea nell’arco della partita. Si passano bene la palla, hanno grossa taglia in tutti i ruoli, la panchina è lunga; dovremmo fronteggiare al meglio questi aspetti per tutta la partita perché dei buchi non sono ammessi e dovremmo fronteggiare la loro capacità di essere squadra. Di sicuro in una competizione del genere si va per fare tutto e anche qualcosa in più perché c’è molta elettricità e sia la squadra che tutto lo staff sono molto motivati e ci sarà sicuramente grande volontà di fare bene.”