CARIGE GENOVA – SIDIGAS ATRIPALDA 3-0 (25-21, 25-20, 26-24)
CARIGE GENOVA: Tibaldo, Donati, Ruiz 7, Nuti 1, Polidori 6, Yordanov 19, Rizzo (L), Pecorari 9, Meszaros 12. Non entrati Nonne, Manassero, Ainsworth. All. Del Federico.
SIDIGAS ATRIPALDA: David 13, Coppola (L), De Paula 14, Cuomo 4, Libraro, D’avanzo 2, Paris 1, Gallotta 9, Scialò 3, Mor. Non entrati Bruno. All. Lorenzoni.
ARBITRI: Zanussi, Pozzato. NOTE – durata set: 23′, 24′, 26′; tot: 73′.
Non muta la classifica della Sidigas con l’ottava giornata del girone di ritorno. Atripalda resta terzultima a quota 16 dopo la sconfitta patita a Genova per 3-0 con i seguenti parziali: 25-21/25-20/26-24.
Un match molto più equilibrato e combattuto di quanto dica il risultato finale. Ai biancoverdi è mancato il cambio di passo quando si è trattato di giocare punto a punto. Ai liguri il pieno merito di aver battuto in maniera più incisiva alternando alle bordate di Yordanov l’esperienza di Ruiz e Meszaros. Quattro punti conquistati in avvio (8-4) Genova li conserva fino in fondo al primo set. Un passaggio a vuoto a metà del secondo (16-11) e la Sidigas non riesce più ad accorciare nonostante un ottimo Gallotta e i cambi di Lorenzoni che getta nella mischia Libraro, Scialò e Mor. Nel terzo game il peso della sconfitta è quasi beffa: ai vantaggi 24-24 De Paula sfiora la riga ma l’arbitro chiama fuori (25-24), Pecorari è chirurgico nell’ace della vittoria (26-24). Come da pronostico contro un avversario più quotato Atripalda torna a casa a mani vuote. Gli spunti positivi non sono comunque mancanti, bisognerà lavorarci in settimana: Lorenzoni è alla ricerca di nuovi equilibri in un gruppo che anche in Liguria ha dimostrato di poter reggere il confronto. Salutato Nemeth – in partenza in queste ore per l’Ungheria dove i medici della nazionale ne seguiranno la degenza – con un po’ di cattiveria ed un pizzico di fortuna in più che non guastano mai la squadra martedì riprenderà gli allenamenti ad Atripalda mettendo nel mirino Cantù, ultima a 10 punti e reduce dalla sconfitta casalinga contro Isernia. Quando mancano sette gare alla fine del campionato il calendario riserva due battaglie di fila in irpinia (Cantù e Santa Croce), play out e salvezza passano soprattutto dai risultati che matureranno al Paladelamuro.