Dietro la forza di una squadra , la gioia per una vittoria, l’amarezza di una sconfitta c’è sempre il lavoro oscuro di tante persone che preferiscono sempre restare in ombra dedicando gran parte della loro vita al fantastico mondo del calcio. Giù il cappello di fronte a Geppino Vigliotta storico masseur della Vis giunto ormai a ben 75 primavere. Il suo entusiasmo è travolgente, il suo attaccamento e professionalità solo da elogiare. Non salta mai un allenamento , vive la gara come pochi con la tensione tipica di chi deve scendere in campo. Entrato a campionato in corso nella famiglia della Vis conosceva gran parte dei giocatori avendoli avuti in passato . Alle prese con la caviglia di Gigi Caputo uscito malconcio dopo il derby di domenica scorsa , le parole di Vigliotta sono un inno all’amore per il calcio:”Ho trovato un bellissimo spogliatoio di bravi ragazzi che si aiutano tra di loro. Col gruppo ho un rapporto speciale. Per me sono tutti uguali, tutti figli. Dobbiamo essere una grande famiglia. La squadra può farcela, ho fatto un pensiero per i play off. Ho ricevuto con piacere una vecchia foto donatami da mister Rossi di un campionato di serie D a Marcianise nel 1985. Ho il calcio nel sangue. L’ho detto sempre . Vorrei morire su un campo di calcio e starò con loro finchè avrò forza”
MARIO FANTACCIONE