Il 24 gennaio “Lasciami un ricordo” di Sante Roperto, “Fiori di strada” e “Il viaggio di Destiny” di Alfonso Reccia ai salotti letterari dello Yachting Club di Salerno

Primo appuntamento del nuovo anno venerdì 24 gennaio allo Yachting Club di Salerno, lungo il Molo Masuccio Salernitano, per la nona edizione de “I Salotti letterari”. Alle ore 19.15 saranno infatti protagonisti Sante Roperto con “Lasciami un ricordo” (Solferino), Alfonso Reccia con “Fiori di strada. La tratta delle donne in Italia” e “Il viaggio di Destiny” entrambi pubblicati dalla casa editrice Infinito.

In un futuro non molto lontano, nel 2054, nel romanzo dello scrittore e giornalista casertano Sante Roperto, professore di Malattie Infettive della Federico II di Napoli, “Lasciami un ricordo”, la Terra ha dimenticato la guerra e la crisi climatica, grazie all’intelligenza artificiale e all’avvento di un’entità sovranazionale che ha aperto per tutti un’era di prosperità e di pace, ma è flagellata da una nuova pandemia da antibiotico-resistenza. C’è un’unica soluzione, un trattamento che consente al corpo di auto-rigenerarsi: il programma Trotula, che rende immuni a quasi tutte le malattie e pressoché immortali. Purtroppo ha un effetto collaterale: la perdita progressiva delle emozioni. Niente più passione, paura, tenerezza, nostalgia. Vittoria e Giulio e i loro figli Aurora, Mattia e Danil devono decidere il da farsi, come ogni cittadino del mondo. Vittoria, che pur nella sua fragilità tenta da sempre di tenere insieme tutti i suoi cari, si è convinta che la scelta migliore sia sottoporsi a Trotula, e che lo stesso potrebbe valere per altri di loro, anche per il cane di casa. Ma mentre si avvicina il Natale questa notizia, anziché portare la pace, sembra far esplodere i conflitti e i segreti che covano sotto la superficie di ogni famiglia.

In “Fiori di strada” il fotografo reportagista e regista cinematografico Alfonso Reccia affronta la drammaticità della tratta delle donne in Italia. Tante ragazze africane sono costrette a prostituirsi infatti da innumerevoli anni lungo quelle strade percorse ogni giorno da migliaia di persone, talvolta con connivenze inimmaginabili, senza che qualcosa cambi davvero. Siamo nelle province di Caserta e Napoli, ma non c’è alcuna differenza con quelle di Milano, Roma o altre grandi città. Giovani donne e le loro vite, i loro dolori, i loro sacrifici, tante sconfitte e pochissime vittorie. L’odore nauseante di case umide, ferite mai rimarginate, anime dolenti, violenze fisiche e psicologiche. Ma anche una determinazione feroce, quasi ferina, un’animalesca sopravvivenza; e voglia di riscatto, di un vero sorriso e di lasciare quello squallido teatrino che serve per ammaliare voraci clienti o per esorcizzare i propri e gli altrui dèmoni. Fiori di strada, struggenti e inosservati, le cui storie gridano per essere conosciute da tutti.

Tema quello della prostituzione che ritorna anche nel romanzo “Il viaggio di Destiny” dello stesso scrittore aversano, e docente universitario a contratto in Storia moderna e contemporanea. Sobborghi di Benin City, Nigeria: una giovanissima ragazza partorisce fra urla, sudore e dolore sul pavimento in terra battuta di una casa con una sola stanza, adibita a negozio di fortuna. Accanto a lei due sorelle più giovani e la mamma, che le grida in faccia tutto il suo disprezzo. Non potendo sostentare la bimba, in un clima familiare invivibile, la giovane decide di partire per l’Europa grazie all’aiuto di una potente matriarca, organizzatrice di un enorme traffico di esseri umani, a cui dovrà restituire i soldi per il debito contratto. Sottoposta a un indicibile rituale, parte insieme ad altre due giovani donne. Lungo il tragitto farà nuove amicizie e toccherà con mano innumerevoli orrori, tra i quali la prigionia in Libia e l’incontro con una giovane agonizzante che contribuirà a strappare alla morte. Il gruppo di amiche si separerà per affrontare la traversata del Mediterraneo; qualcuna non riuscirà a farcela e passeranno anni prima di rincontrarsi in Italia, a Castel Volturno. Di nuovo insieme affronteranno altre atrocità, fra cui quella della costrizione alla prostituzione. Ciò nonostante qualcuna tra loro arriverà alle soglie di un nuovo, finalmente benevolo, destino.

Con gli autori, dopo gli interventi di Diana De Bartolomeis, presidente dello Yachting Club Salerno, e di Patrizia De Bartolomeis, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere, si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.