Il grande regista francese ad Avellino per lo storico Festival fondato da Pasolini.
Il Premio alla Carriera “Laceno d’Oro” è stato attribuito al grande regista francese Arnaud Desplechin, autore di film personalissimi – I re e la regina, Racconto di Natale, Jimmy P. – espressione di passione cinefila e lucidità teorica. Il Premio gli sarà consegnato nel corso della 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino in programma dall’1 all’8 dicembre.
Al regista sarà dedicata una retrospettiva con alcuni dei suoi film più amati – Spectateurs !, presentato quest’anno al Festival di Cannes, dichiarazione d’amore incondizionata al cinema; Rois et reine (I re e la regina); Conte de Noël (Racconto di Natale); Roubaix, une lumière (Roubaix, una luce), e la versione restaurata di Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle). Arnaud Desplechin terrà anche una masterclass, sabato 7 dicembre, aperta al pubblico per raccontare la sua idea di cinema e ripercorrere la sua carriera.
Arnaud Desplechin è il secondo ospite internazionale, dopo Valerio Mastandrea, annunciato per l’edizione 2024, a conferma della sua capacità di attrazione e indiscussa originalità.
Fondato da Pasolini nel 1959 insieme agli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio il Laceno d’Oro, nato per valorizzare l’Irpinia con una rassegna cinematografica di ispirazione neorealista, è organizzato da Circolo ImmaginAzione di Avellino, presieduto da Antonio Spagnuolo, con la direzione artistica di Maria Vittoria Pellecchia, responsabile della programmazione Aldo Spiniello.
Negli ultimi anni il Laceno d’Oro International Film Festival ha ospitato cineasti quali Paul Schrader, Abel Ferrara, Alexander Sokurov, Elia Suleiman, Jia Zhangke, Marco Bellocchio, Robert Guédiguian, Olivier Assayas, Amir Naderi, Pedro Costa, Aleksej German Jr., Julio Bressane, Carlos Reygadas, Laurent Cantet, Franco Maresco, Paolo e Vittorio Taviani, Mario Martone, Ken Loach, Miguel Gomes, Stéphane Brizé, Jean-Pierre e Luc Dardenne, e molti altri. La otto giorni di cinema di Avellino accoglierà proiezioni, incontri con gli autori, concerti, mostre, masterclass e workshop. Al centro del programma tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 49”, riservato ai lungometraggi sia finzione che documentari, “Gli occhi sulla città”, dedicato ai cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, declinati con la massima libertà, e “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani. Il Laceno d’Oro International Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, con il patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avellino. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Eikon, CFCC, Afic.
Arnaud Desplechin (Biografia)
Nato a Roubaix nel 1960 e appassionato di cinema, Arnaud Desplechin si iscrive alla sezione “regia e cinematografia” dell’IDHEC. Inizia poi la sua carriera come direttore della fotografia in diversi cortometraggi. La Vie des morts, il suo primo mediometraggio, girato nel 1991, vince il Premio Jean Vigo. L’anno successivo, il suo primo lungometraggio, La Sentinelle, viene selezionato dal Festival di Cannes. Diventa la figura centrale del giovane cinema francese grazie a molti dei suoi film successivi, tra cui Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle) (1996) – dove consolida il suo rapporto artistico con Mathieu Amalric che diventa il suo “Antoine Doinel” – e Esther Kahn (2000). Nel 2004 è la volta di Rois et reine (I re e la regina), in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con Emmanuelle Devos e Mathieu Amalric, un successo sia di critica che di pubblico, con Amalric che vince il César come miglior attore. Nel 2007, il regista gira il documentario L’Aimée, dove affronta i segreti della sua famiglia. In seguito sceglie Catherine Deneuve e Jean-Paul Roussillon per la sua commedia drammatica Conte de Noël (Racconto di Natale, 2008), interpretata anche da Mathieu Amalric, Chiara Mastroianni, Emmanuelle Devos e Melvil Poupaud. Nel 2013 va negli Stati Uniti per girare Jimmy P., riunendosi al suo attore favorito, Mathieu Amalric, accanto a Benicio del Toro. Nel 2016 vince il César per la miglior regia per Trois souvenirs de ma jeunesse (I miei giorni più belli, 2015). Arnaud Desplechin ha poi portato in scena con successo Il padre di August Strindberg alla Comédie Française, seguita da Angels in America di Tony Kushner. Nel 2017 Les Fantômes d’Ismaël (I fantasmi di Ismael) apre il Festival di Cannes. Nel 2019, Roubaix, une lumière (Roubaix, una luce), con Léa Seydoux, è in concorso a Cannes, come la maggior parte dei suoi film precedenti. Léa Seydoux viene nuovamente scritturata per Tromperie (L’inganno, 2021). Nel 2022 Frère et sœur (Fratello e sorella) è di nuovo sulla Croisette. Spectateurs! viene proiettato al Festival di Cannes 2024. Arnaud Desplechin è già sul set per girare un nuovo progetto.