Dopo la rotonda vittoria di Donald Trump ottenuta su Kamala Harris nell’election day del 5 novembre, si tirano le somme e si fa l’analisi del risultato ragionando, da un lato, sui motivi che hanno portato il tycoon a vincere e, dall’altro, sui possibili scenari futuri. Il Cav. De Rosa, CEO di SMET, ha fornito un’analisi a 360 gradi, soffermandosi sulle implicazioni per il continente europeo e le lezioni da apprendere. “Tutta la debolezza e con essa il destino di questa Europa politica si è plasticamente manifestato in occasione delle elezioni USA – spiega il CEO di SMET -. Gli americani hanno scelto in modo limpido il loro Presidente e non certamente al fine di perseguire gli interessi di altri Stati stranieri.
Il rimando, evidente, è alle politiche legate al new green deal. “La transizione energetica è un impegno imprescindibile – ricorda il Cav. De Rosa -, ma deve essere perseguita con buon senso, non con un occhio puntato all’ideologia e l’altro chiuso sulla realtà. L’Europa sta accelerando la sua transizione con politiche che penalizzano interi settori produttivi, senza tenere conto delle reali necessità del mercato. Gli americani hanno scelto la crescita industriale, e noi? L’Europa può e deve essere leader nella sostenibilità, ma senza cadere nel purismo ideologico”. Il CEO di SMET ricorda il dato, allarmante, riguardante il calo produttivo (-2% in tutta l’eurozona). “Gli analisti di Bruxelles non lo avevano previsto ma noi, purtroppo, ce lo aspettavamo”.
Il commento del Cav. De Rosa rispetto all’esito delle elezioni europee di giugno e, soprattutto, rispetto al possibile sviluppo delle politiche europee per il prossimo quinquennio, è eloquente. “Resto fedele al motto: aiutati che Dio ti aiuta. Per cui, resto sinceramente dispiaciuto di quello che potrà essere il destino pensato da una certa classe politica, radicalmente ideologizzata ben oltre il buon senso per il nostro amato Vecchio Continente. Se non reagiamo con una visione unitaria, forte e chiara su lineamenti strategici per l’industria, per l’energia e per la gestione dei flussi migratori, rischiamo di diventare un terreno di conquista per Cina, USA ed India”.
In uno scenario dominato dai conflitti e dalle tensioni internazionali, resta fondamentale, poi, il nodo relativo alla politica estera adottata dall’Unione. “È il momento che l’Europa si domandi seriamente quale ruolo intenda giocare sullo scacchiere globale: se vuole essere un continente che difende i propri interessi con convinzione, grazie allo straordinario arsenale di risorse economico-produttive, culturali e diplomatiche di cui dispone, o un osservatore passivo, inerme e inerte, trascinato dai venti della geopolitica mondiale che spirano da Est e da Ovest. Ancor di più, con il futuro inquilino della Casa Bianca che sembra decisamente intenzionato a difendere gli interessi del popolo americano senza scendere a compromessi”.
Per il CEO di SMET, il risultato delle elezioni statunitensi serve da monito per un’intera classe politica, tanto quella attuale come quella che verrà. “C’è bisogno che conosca e protegga la realtà produttiva, che eviti di sacrificare l’industria europea sull’altare dell’ideologia Siamo ad un punto di svolta – conclude il Cav. De Rosa – e più il tempo passa, più sarà difficile tornare indietro e recuperare il terreno perduto in questi anni a causa di politiche slegate dalla realtà”.