L’Imagination Designer e founder delle metodologie di Imagination Design Thinking ha parlato di AI e Knowledge Discovery in un Project Work dedicato al tema della resilienza degli edifici e delle infrastrutture ai cambiamenti climatici estremi nella prospettiva dell’architetto.
“Questo progetto è stato generato dall’Intelligenza Artificiale”: uno scenario non più così lontano per gli architetti contemporanei. E se n’è parlato nell’incontro dal titolo “New Knowledge Discovery”, lo scorso 18 ottobre, con l’Imagination Designer Maurizio Goetz che ha incontrato un pubblico progettisti salernitani selezionati dal Coralluzzo Design Lab di Bellizzi (SA) per l’occasione. Un appuntamento formativo altamente interattivo che ha coinvolto i circa 30 professionisti per l’intera giornata interamente dedicata all’utilizzo delle Generative AI nel processo di produzione di nuova conoscenza su temi complessi, che possono aprire nuovi scenari in numerosi ambiti, come quello dell’architettura.
L’evento, fortemente voluto da Coralluzzo Living nell’ambito del suo spazio d’innovazione co-creativa – il Coralluzzo Design Lab – si è mostrato quale uno dei momenti più attesi di confronto e sperimentazione per i professionisti coinvolti in seno al progetto, spingendosi un passo avanti verso i nuovi orizzonti del design che lancia una sfida al futuro.
Maurizio Goetz, già docente Sole24Ore Business School, founder delle metodologie di Imagination Design Thinking e tra i più apprezzati esperti nazionali sul tema delle Generative AI, ha illustrato il concetto di MVK (Minimum Viable Knowledge) coinvolgendo la platea in un articolato project work che li ha visti al lavoro su un’ampia gamma di strumenti d’intelligenza artificiale generativa per affrontare il tema della resilienza degli edifici e delle infrastrutture ai cambiamenti climatici estremi per un architetto.
Nell’arco della giornata si è così approfondita la relazione tra processi di Pre-ideazione e di Ideazione iniziale nell’ambito della Discovery legata al Design Thinking. Un approccio tutto nuovo, quindi, verso il mondo della progettazione, che può sfruttare l’AI per rispondere in modo creativo alle esigenze di una clientela sempre più raffinata. L’incontro ha riscosso un grande successo da parte dei professionisti che hanno preso parte all’evento.
«La Knowledge Discovery» ha spiegato Goetz, «è il processo d’identificazione e raccolta d’informazioni rilevanti e nascoste all’interno di grandi quantità di dati o fonti d’informazione. In ambito Design Thinking, rappresenta la fase iniziale di esplorazione e comprensione del contesto, in cui si analizzano trend, esigenze latenti, vincoli e opportunità. L’ideazione è la fase in cui si generano attivamente nuove idee e soluzioni. Dopo aver esplorato e strutturato la conoscenza nella fase di pre-ideazione, si passa all’azione creativa». Così è possibile recepire quegli input legati alle tematiche più seguite dall’utente finale, come ad esempio la sostenibilità e i nuovi asset climatici e ambientali, per rivoluzionare completamente il concetto di home styling.
Un sistema procedurale che, come affermato all’unisono da Alberto e Milena Coralluzzo, titolari del brand Coralluzzo Living, «non manca d’interessare i professionisti del settore, poiché il rapporto tra queste tre fasi (Discovery, Pre-Ideazione, Ideazione) non è lineare, ma circolare, e le Generative AI possono essere in grado di aumentare esponenzialmente la produttività dei processi»: questo il commento che ha accompagnato l’evento con il prestigioso relatore.
E un relatore d’eccezione non poteva che essere accolto in uno spazio eccezionale: il Coralluzzo Design Lab, uno laboratorio materico in grado di offrire un luogo d’incontro ideale per gli architetti più innovativi e i loro clienti. Un luogo dove ritrovarsi, per creare un continuum in cui materia e design comunicano direttamente con l’utente finale, e per toccare con mano lo stile e il mood ideato dagli architetti coinvolti, mediante la raffinatezza di superfici e composizioni.
Le nuove metodologie a supporto dei progetti innovativi dei professionisti trovano, qui, la sede ottimale per uno start in grado di soddisfare pienamente i clienti, nonché per sfruttare ed esplorare strumenti come l’AI, in modo da creare il know-how capace di supportare la presentazione di progetti che guardano al futuro. Nel corso dell’incontro, infatti, queste prospettive hanno catturato l’attenzione del pubblico presente, che ha partecipato con grande interesse nell’ambito delle “stra-ordinarie” iniziative promosse dal Coralluzzo Design Lab.