Dal 18 ottobre 2024 sarà in rotazione radiofonica “DEBOLE”, il nuovo singolo di EdoBass disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dall’11 ottobre.
“DEBOLE” è un brano fresco e avvolgente, trae ispirazione dalle sonorità afrobeat e rievoca melodie simili a quelle di “It Wasn’t Me” di Shaggy. In un mondo dove esiste di tutto esplorare il passato a volte è più efficiente secondo EdoBass. “DEBOLE” esplora il tema della vulnerabilità umana, riconoscendo che anche le persone più forti e determinate possono attraversare periodi di debolezza. Che si tratti di una serata tra amici, in cui il lavoro del giorno rende difficile reggere l’alcol o il fumo, o di quei momenti in cui la consapevolezza delle proprie debolezze può essere opprimente, il brano invita a riflettere su come questi istanti di fragilità siano parte integrante della nostra crescita.
La produzione di EdoBass, che ha curato ogni aspetto del brano – dalla composizione al mixaggio e alla masterizzazione – conferisce a “DEBOLE” una qualità sonora calda e coinvolgente creando un’atmosfera chill e rilassante, ideale per chi cerca un momento di pausa e riflessione. “DEBOLE” è un invito a riconoscere e accettare le proprie debolezze come parte di un percorso di crescita personale.
Spiega l’artista a proposito del nuovo brano: “Il brano DEBOLE nasce dall’ascolto di IT WASN’T ME di SHAGGY. La cantavo e la melodia mi ha ispirato il testo del ritornello. In quel periodo (2023) si stava affermando l’afrobeat ed ero pieno di idee e progetti di quel genere musicale nel mio pc. Ho chiamato un mio amico chitarrista e abbiamo messo giù le chitarre, qualche mese dopo registrai le voci e un anno dopo mi sono dedicato al mixaggio e al master. Credo che questo pezzo suoni vero, le sue imperfezioni mi hanno fatto affezionare a lui davvero. Per quanto riguarda il testo, in quel periodo mi sentivo stanco, pressato dalle giornate di lavoro e non riuscivo a stare sveglio le sere con i miei amici e quindi ho pensato che a volte bisogna ammettere di non farcela più e fermarsi un po’…non dobbiamo vergognarci della nostra emotività.”