L’Ordine degli Agronomi di Avellino nella cabina di regia verso il nuovo PUC

Il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Avellino, Francesco Castelluccio, sottolinea l’impegno degli agronomi alla ripresa dei lavori dell’Urban Center del Comune. ” Siamo contenti della ripresa del tavolo tecnico permanente tra ordini professionali e Comune di Avellino. – afferma Castelluccio – L’assessore Marianna Illiano, che ringrazio pubblicamente, ha convocato il tavolo presso la chiesa del Carmine e si è da subito prodigata in una propositiva fase di ascolto necessaria per la stesura del progetto preliminare del Puc”, evidenzia il presidente Castelluccio. “Dopo aver contribuito alla redazione del Piano del Verde del Comune capoluogo – aggiunge Castelluccio – siamo concentrati ed impegnati per ammodernare e rendere più sostenibile il futuro Puc di Avellino, portando al tavolo le nostre istanze, ma soprattutto rispolverando la linea di pensiero della città giardino proposta dal lungimirante sindaco Di Nunno, troppo presto accantonata per fare posto ad un palazzo per ogni giardino del centro città”. All’incontro per l’Ordine degli Agronomi ha preso parte il vicepresidente Luigi Salvatore Carfagno che ha sottolineato “l’importanza dell’approvazione del piano del verde e la necessità di attuarlo”. Carfagno ha poi evidenziato la “questione delicata da tenere presente relativa alle zone agricole che circondano la città che in alcune situazioni generano conflitto tra cittadini e agricoltori, basti pensare alla questione abbruciamento dei residui vegetali e delle polveri che si innalzano durante la raccolta delle nocciole. Diverse le proposte degli agronomi negli ultimi anni per risolvere le problematiche, ma spesso inascoltate”. Altra questione attenzionata dal vicepresidente Carfagno è stata la “necessità di intervenire tempestivamente per eliminare l’incongruenza relativa alle aree agricole ritenute edificabili, ma soggette all’approvazione del PUA (Piano Urbanistico Attuativo), mai realizzato e che di fatto ha portato i proprietari di quei terreni al pagamento di tributi molto salati (ICI e poi IMU) a causa dell’attribuzione di valori economici a mq molto alti, tant’è che diversi proprietari sono ricorsi alla commissione tributaria provinciale vedendosi ridotti gli importi da versare al comune, perché i valori attribuiti sono stati ritenuti non appropriati”. Infine, il vicepresidente Carfagno ha sottolineato la “necessità di uscire dall’isolamento dei collegamenti su ferro in cui Avellino è sprofondata, invocando quindi il ritorno della città alla piena funzione di comune capoluogo”.