Napoli – Sabato 28 settembre la Fiera “Ricomincio dai Libri” ospiterà, presso l’Archivio di Stato di Napoli, la presentazione del secondo volume di La Scuola e la ‘Questione Meridionale’ nel primo secolo dell’Unità Nazionale di Paolo Saggese, edito da Il Terebinto Edizioni. L’appuntamento è fissato per le 17.30 nello Spazio Boccaccio. Saranno presenti l’autore e i relatori Giovanni Sasso e Gianni Festa. La moderazione dell’incontro sarà affidata a Gianluca Amatucci. Nel volume, Saggese propone un’analisi approfondita delle problematiche educative che hanno segnato il Sud Italia tra il 1861 e il 1961, concentrandosi su Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Con il supporto di dati statistici e riferimenti storici, l’autore mette in evidenza come la scuola pubblica abbia rappresentato uno strumento di riscatto sociale in contesti di povertà e analfabetismo. La discussione ruoterà attorno all’impatto delle disuguaglianze regionali e alla riflessione su come le attuali politiche, come l’autonomia differenziata, possano incidere sulle disparità educative.
Un’opera essenziale per comprendere le radici storiche della scuola nel Sud
Il volume si distingue per l’ampiezza della ricerca e per l’approfondimento su figure chiave del pensiero meridionalista, come Francesco Saverio Nitti, Pasquale Villari e Leonardo Sciascia. Il testo si focalizza sull’evoluzione del sistema scolastico meridionale e le difficoltà storiche affrontate dal Mezzogiorno, dai problemi sociali fino alle influenze della criminalità organizzata. Durante la presentazione, Giovanni Sasso e Gianni Festa offriranno un’analisi critica del libro, affrontando tematiche fondamentali per comprendere come l’istruzione sia stata e possa ancora essere il fulcro del riscatto sociale nel Sud Italia. Secondo l’autor, l’autonomia differenziata potrebbe peggiorare decisamente la situazione educativa nelle regioni più povere.
L’Autore
Paolo Saggese è uno studioso del meridionalismo e della storia dell’istruzione in Italia. Con numerose pubblicazioni all’attivo, Saggese ha dedicato gran parte della sua ricerca all’analisi delle politiche educative e delle condizioni socio-economiche del Mezzogiorno.