ATRIPALDA – Ultimi giorni dell’anno di intenso lavoro per il Città di Atripalda che si è ritrovato al “Valleverde” dopo il rompete le righe per la pausa natalizia. La voglia di rimettersi in gioco in vista del girone di ritorno l’ha fatta da padrone all’interno del gruppo alle prese con il richiamo di preparazione atletica agli ordini dello staff tecnico. Il tutto sotto gli occhi del presidente Nicola Pastore e del direttore sportivo Walter Iannaccone, che non hanno voluto far mancare la propria vicinanza alla squadra. Proprio al diesse biancoverde è toccato mandare in soffitta il 2011 del club atripaldese con un disamina dell’attuale esperienza nel massimo torneo regionale che investe molteplici aspetti. Il punto di partenza non può che essere rappresentato da un bilancio in termini di risultati ottenuti finora sul fronte societario e sul campo. Il plenipotenziario del sodalizio sabatino è lucido e realista nel ripercorrere le tappe del nuovo corso inaugurato con l’acquisizione del titolo sportivo del Solofra: “Senza dubbio questa operazione si è rivelata gratificante sotto il profilo del prestigio che un campionato come l’Eccellenza ha restituito ad Atripalda. Abbiamo riportato la città sui palcoscenici dilettantistici che contano e che le sono appartenuti per tanto tempo. Io e il presidente Pastore ne siamo fieri. Sin dal primo momento siamo stati consapevoli che questa nuova avventura avrebbe comportato enormi sacrifici. Dal punto di vista dei risultati le aspettative erano ben altre ma sono tranquillo perché durante tutto il girone di andata nel complesso la squadra si è espressa bene. Soltanto in occasione della partita contro la Libertas Stabia non siamo stati all’altezza della situazione. Sono totalmente fiducioso sul raggiungimento della salvezza”. Obiettivo che ha in un ulteriore sforzo sul mercato la sua condizione imprescindibile. Anche in tal senso Iannaccone sfodera tutto il suo pragmatismo: “Siamo consapevoli che per risalire in classifica abbiamo bisogno di un attaccante in grado di assicurarci un discreto bottino di reti. Finora abbiamo vagliato diversi nomi ma abbiamo preferito temporeggiare per non compiere scelte azzardate. Il mercato degli svincolati offre diverse opportunità. Questa settimana sarà decisiva. Intanto abbiamo già fatto un grande acquisto con Loasses. Insieme alla punta che arriverà ci consentirà di fare il salto di qualità definitivo. Si è già inserito nella nostra realtà dimostrando di condividere a pieno il nostro progetto”. La nota dolente di questa prima parte di stagione è stata rappresentata senza dubbio dal contesto in cui la società si è trovata ad operare. La piazza atripaldese si è rivelata terreno tutt’altro che fertile per le ambizioni di rilancio del calcio cittadino da parte della proprietà Pastore. Iannaccone non fa nulla per nascondere la sua amarezza al riguardo: “Purtroppo devo registrare l’ostracismo nei nostri confronti che va avanti da quando abbiamo deciso di fare questo importante passo in estate. Il nostro operato è costantemente fatto oggetto di contestazione addirittura da parte di persone vicine alla società che hanno come unico obiettivo quello di destabilizzarci. Sinceramente non ne comprendo i motivi. Non è facile continuare a fare calcio in questa situazione paradossale. Facciamo i conti con la freddezza e lo scetticismo di un’intera città. Quando giochiamo in casa il fattore campo non si avverte per nulla. Chi agisce in questo modo vuole soltanto il male del Città di Atripalda”. In tanti hanno chiesto la testa dell’allenatore ma il factotum del club biancoverde fa da scudo alle critiche piovute su mister Montanile: “Ribadisco ancora una volta che l’allenatore non è in discussione. Ha la nostra fiducia e sarà in panchina fino al termine della stagione. Siamo convinti della bontà della sua gestione. La sua figura manageriale si sta rivelando di grande importanza per noi. Abbiamo la fortuna di avere un tecnico preparato che fa della cultura del lavoro la sua prerogativa essenziale. Inoltre la sua abilità nel lavorare con i giovani non ha bisogno di presentazioni. Grazie a lui stiamo valorizzando diversi giovani del posto. In passato Atripalda non aveva mai conosciuto una concentrazione così ampia di calcio giovanile”. Dopo la curva del giro di boa, c’è un rettilineo che dovrà condurre alla tanto agognata salvezza. Il primo ostacolo si chiama Eclanese, con cui sarà non solo derby ma anche scontro diretto. Il diesse atripaldese conclude indicando la strada ai suoi: “Dobbiamo ripartire a tutti i costi. La gara contro l’Eclanese per noi è di vitale importanza. Vincerla rappresenterebbe un’iniezione di fiducia in vista della fase decisiva del campionato. E’ nostra intenzione vendicare la sconfitta dell’andata e l’immeritata eliminazione in Coppa Italia”.