Arriva il pickleball. Il nuovo sport di racchetta trova una sua collocazione di respiro nazionale con il Road to Torino, un circuito che coinvolgerà tutto il Paese: tre tappe provinciali, un Master regionale ed il Master nazionale da giocare in contemporanea alle Nitto ATP Finals di Torino. Le tappe provinciali sono previste il 22-23 giugno, il 20-21 luglio e il 21-22 settembre. In Irpinia appuntamento all’Avellino Tennis Academy in C.da Orni a Manocalzati domenica pomeriggio per la prima tappa è. Iscrizioni aperte a tutti i tesserati Fitp (info allo 0825-627220). Potranno partecipare tutti i tesserati Fitp dagli Under 14 in su, in possesso di tessera agonistica o non agonistica di tennis, padel o beach tennis, senza alcun limite di classifica o storico di ranking (nell’attesa che arrivi la tessera pickleball, nei tempi tecnici adeguati). Le racchette e le palline saranno fornite dall’organizzazione. Ci sarà un ranking, sia per il singolare che per il doppio. Ma anche quest’ultimo sarà comunque individuale: si potrà dunque giocare con tante persone diverse, entrando singolarmente nel master regionale e decidendo poi chi portare tra i compagni con cui si è giocato nelle tappe provinciali precedenti.
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE:
Tutti i tesserati FITP in possesso di Tessera agonistica o non agonistica di Tennis, Padel o Beach Tennis di almeno 12 anni e senza alcun limite di classifica e/o storico di classifica.
QUOTA D’ISCRIZIONE:
10 euro per la prima categoria
7 euro per ciascuna iscrizione alle altre categorie
FORMULA DI GIOCO E METODO DI PUNTEGGIO (Tappe provinciali)
– Fase a gironi con 1 set a 11 pt. con 1 punto di vantaggio sull’avversario (no-ad)
– Fase conclusiva, da disputarsi solo in presenza di più di un girone, con tabellone
ad eliminazione diretta con 1 set a 11 pt. con 2 punti di vantaggio sull’avversario
– Finali 1 set a 15 pt. con 2 punti di vantaggio sull’avversario
CHE COS’È IL PICKLEBALL?
Il pickleball è uno sport che combina elementi di tennis, badminton e ping pong. Si gioca quasi sempre in doppio, ma anche il singolo è molto popolare e divertente, soprattutto per chi cerca una sfida più complessa o vuole consumare più calorie.
IL CAMPO
La prima cosa che salta all’occhio, guardando un match di pickleball, sono le dimensioni molto ridotte del campo da gioco. Il campo, in pratica, ha le dimensioni di quello del badminton, e misura 6,10 x 13,41 metri. In questa area si può giocare in singolo (uno contro uno) o in coppia. La rete che divide le due metà campo deve essere alta almeno 86,36 centimetri al centro e 91,44 agli estremi. Ogni metà campo contiene due parti uguali, denominate area di servizio a destra e sinistra; e inoltre un’area di 2,13 metri a ridosso della rete, denominata “kitchen” (cucina), che in pratica è una “no volley zone”, ovvero una zona del campo nella quale è vietato colpire la palla al volo.
RACCHETTE E PALLE
Si gioca con racchette con piatto solido, senza fori, che possono essere di legno, metallo o grafite. La palla è grande quanto quella da tennis ma è più leggera (pesa tra i 21 e i 29 grammi), circa la metà rispetto a quelle da tennis. Fatta in plastica, la sua particolarità è che è forata e cava (per evitare di essere “vittima” del vento) ed è diversa a seconda che si giochi indoor o all’aperto.
IL SERVIZIO
Come nel tennis, la battuta deve essere eseguita in diagonale, da dietro l’area di battuta (partendo da destra) e alternando ogni servizio; con entrambi i piedi dietro la linea di fondo, lasciando cadere la palla con una mano e colpendola con la racchetta da sotto e soprattutto eseguendo il colpo non oltre l’altezza della cintura (come nel padel).
Affinché sia valido, il servizio deve atterrare nell’area di gioco diagonalmente opposta a quella di battuta ma non nella “kitchen” o sulla linea che la delimita.
È consentito un solo tentativo di servizio e non è previsto il ‘let’. In una partita a coppie, dopo il primo servizio sbagliato, sarà il partner ad avere la possibilità di riprovarci. Soltanto in caso di doppio errore, la possibilità di battere passerà alla coppia avversaria. Colui che serve, il battitore, continuerà il servizio, alternandone uno da destra e uno da sinistra, fino a quando non perderà il punto.
LA RISPOSTA
Ogni volta che si sbaglia la battuta, l’avversario ottiene il punto e il diritto a servire. In caso di servizio valido, ovvero quando la palla entra nella giusta area di gioco, bisogna rispondere e chi lo fa deve far rimbalzare la palla non più di una volta e rimandare la palla oltre la rete colpendola una sola volta (come nel tennis).
Esiste la regola del “terzo colpo”: dopo il servizio, è necessario far rimbalzare la palla prima di tirarla dall’altra parte del campo. Ossia, chi deve rispondere al servizio può colpire la palla solo dopo averla lasciata toccare il campo. Lo stesso vale per colui che batte, il quale deve lasciare rimbalzare la palla prima di colpirla nuovamente. Successivamente a ciò è possibile effettuare le volèe.
IL PUNTEGGIO
Il punto termina quando la palla rimbalza due volte nel campo avversario, va in rete, finisce fuori dai limiti del campo o se l’avversario colpisce la palla al volo nella “no volley zone”. Si fa punto soltanto se si è in possesso del servizio (come accadeva un tempo nella pallavolo prima dell’introduzione del rally point system). Se si commette un errore quando si è al servizio, l’avversario ottiene il diritto a battere ma non fa il punto. Vince il gioco chi raggiunge prima quota 11 punti, mentre in caso di parità a 10 bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti (solo in alcuni casi viene utilizzato il killer-point). La partita si vince al meglio dei 3 giochi a 11. Il direttore del torneo può scegliere che alcuni giochi o tutti arrivino a 15 o a 21, vincendo sempre con uno scarto di 2 punti. La sequenza corretta nel dire il punteggio è: dire prima di tutto il punteggio di colui che serve, successivamente il punteggio del ricevitore e alla fine se si tratta del battitore 1 o 2.