ATRIPALDA – Ho sempre cercato di evitare inutili polemiche nei confronti degli arbitri. Non ho mai addebitato agli arbitri la responsabilità di qualsiasi sconfitta. Ma è un fatto che per due giornate, la tredicesima e la quindicesima del campionato di A2, ho visto in campo coppie arbitrali non all’altezza della situazione, e questa constatazione mi impone di dire qualcosa, perlomeno a rendere pubblica la mia rabbia e quella del mio club. Il sistema pallavolo che va guardato anche e con particolare attenzione – segnatamente in questa fase del Paese – a trecentosessanta gradi e quindi anche sotto l’aspetto economico, organizzativo e finanziario ha assoluto bisogno di una pluralità di garanzie, innanzitutto arbitrali. Sempre.
In special modo quando si giocano partite che sono determinanti, più di altre, per l’andamento del campionato. Non mi riferisco alla svista o all’errore, ma ad una serie di evidenti errori che, nel nostro caso, si sono verificati nel corso di un set, modificandone l’esito ed il prosieguo della partita. Tra i tanti impegni che una società volontariamente e consapevolmente affronta, non si può aggiungere l’inadeguatezza di una componente del sistema pallavolo che “deve” essere di elevata capacità ed assoluta garanzia. Ecco perché esigo rispetto per ogni singolo giocatore, allenatore, dirigente
e club da parte della classe arbitrale e quindi, come meglio di me ha detto Andrea Sartoretti «rispetto significa garanzia di imparzialità e garanzia di capacità».
Questo mi attendo d’ora in avanti .
Paolo Foti
Direttore Generale
Pallavolo Atripalda