Grande successo ed entusiasmo giustamente contagioso per lo spettacolo teatrale di Cristian Izzo “Comedians during the Plague” ossia Teatranti in tempi pandemici, andato in scena domenica sera all’interno della rassegna Rapsodie – Emozioni in prosa, poesia e musica, stagione di eventi live a cura di Monica Carbini – Test TeatroStage, realizzata in collaborazione con Accademia di Santa Sofia, che accoglie gli eventi presso il suo Centro di Produzione in Via Albergamo 4/6 a Benevento.
“Comedians during the Plague” è uno spettacolo ironico, irriverente, scoppiettante e divertente scritto, diretto e interpretato magistralmente dal drammaturgo, poeta e attore-acrobata-mattatore Cristian Izzo con il collega Giuseppe Borrelli. Due attori di razza che dominano il palco e tutta la sala assiepata dagli spettatori diventata spazio scenico, con grande coinvolgimento e padronanza tecnica. Con loro veramente l’arte si fa mestiere e il mestiere diventa arte.
In un continuo gioco di specchi tra realtà e finzione, ragionata scrittura e geniale improvvisazione, critica derisione e riflessione filosofica, che confluiscono in una travolgente successione di gag, battute, lazzi, guizzi, salti, capriole e acrobazie verbali, linguistiche e coreografiche, smorfie, sberleffi ed espedienti scenici ricchi di citazioni colte come di simpatici ammiccamenti e spiritose allusioni, volte ad affascinare ma pure a sbeffeggiare il pubblico, ora complice ora vittima degli scherzi, Izzo e Borrelli, indossando i panni di due maschere, rispettivamente Pulcinella e Picchio Pellecchia, si rifanno alla gloriosa tradizione della Commedia dell’Arte per scavare nelle tensioni, indagare contrapposizioni e contraddizioni della storia del teatro che si fa mimesi della società europea, quella tra ‘600 e ‘700 come quella odierna, in continua evoluzione e costante bilico traballante tra le imprevedibili conseguenze delle pandemie sanitarie, sociali e culturali.
Tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700, infatti, una epidemia di Peste Nera colpì l’Europa: i comici della Commedia dell’Arte continuarono a vagare per l’Europa, recitando i loro canovacci. Nell’ episodio rappresentato, Pulcinella e il suo aiutante Picchio Pellecchia, cercano rifugio alla fame e alla pandemia, rifugiandosi alla corte di Versailles, di Luigi XIV, les roi Soleil, dopo essere fuggiti dalla Peste esplosa nel Nord Italia. Dopo aver fallito più volte nel loro tentativo, riprendono la loro strada attraverso l’Europa: perché anche i Comici hanno bisogno di diffondere il loro lavoro in giro per il mondo; perché l’arte è il miglior evento pandemico della storia umana e deve comunque continuare a vivere: ma, a differenza del celebre Tiberio Fiorilli, divenuto un preferito del Re, i nostri due “eroi” ricevono una fredda accoglienza da parte del Sovrano e del pubblico parigino, e così devono rimettersi in cammino alla ricerca di un pubblico o una corte che li accolga.
“Comedians during the Plague, an old, recurrent story” è una triste ma spassosa constatazione di Cristian Izzo interpretata dallo stesso Izzo con Giuseppe Borrelli, e prodotta da “Il luogo in buio”, che calca le scene dal 2021 al 2024, accolta nei più rilevanti festival internazionali di teatro giovane di Grecia, Germania, Ungheria, Georgia, Romania e Bulgaria.
Dopo il successo riscontrato nelle numerose repliche italiane è approdata finalmente anche a Benevento, ospite della rassegna Rapsodie di Monica Carbini -Test TeatroStage in collaborazione con Chiara Spagnolo e Francesco S. T. Creta, del Collettivo Flysch Fact, che hanno promosso e sostenuto anche l’importante Workshop sulla “Commedia dell’Arte” che Cristian Izzo ha tenuto per gli allievi del laboratorio Test Teatro Stage, nel pomeriggio di domenica prima dello spettacolo. (M.C.)