Grande successo di pubblico per il Seminario di Storia dell’Arte: “ L’Arte Sacra di Gennaro Sarnelli”, che si è tenuto sabato 27 gennaio 2024, presso il Circolo della Stampa di Avellino.
L’evento culturale è stato organizzato dal Centro di Ricerca “Basilio Orga” e dal Circolo culturale “Francesco Solimena”.
La direzione artistica dell’evento è stata affidata alla Professoressa Michela Femina.
La relazione del seminario è stata affidata al critico d’arte Professor Stefano Orga, che ha trattato il tema “Gennaro Sarnelli e l’Arte Sacra”, evidenziando:<<Gennaro Sarnelli fu un artista apprezzato da Bernardo De Dominicis tanto che nel suo celebre testo Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani volume quarto edizione del 1742 scrive “Studiò molto alla scuola di Paolo [De Matteis …] fatto gran profitto mediante la sua naturale e continua applicazione.”
Gennaro Sarnelli ha lasciato un’impronta nel panorama artistico partenopeo del suo tempo, nonostante la breve durata della sua vita.
Egli pur non essendo un caposcuola fu un artista che riuscì ad essere un felice interprete della poetica artistica di Paolo De Matteis (1662-1728), di cui fu il migliore discepolo.
Infatti la sua opera rifletteva l’influenza del maestro, ma allo stesso tempo, sviluppò uno stile distintivo che lo differenziava dagli altri artisti della sua generazione e dagli altri discepoli di De Matteis.
Egli fu il capofila di una famiglia di pittori partenopei del Diciannovesimo secolo.
Infatti, a Napoli fondò la sua bottega, ove i suoi fratelli minori Antonio (1712-1800) e Giovanni (1714-1793) appresero i rudimenti del disegno e della pittura, qui furono avviati ai modi stilistici e compositivi del pittore cilentano Paolo De Matteis.
Dopo la scomparsa del fratello maggiore gli altri due collaborarono insieme fino agli anni Novanta del Settecento.
La loro pittura risentiva degli influssi e degli esempi del maestro Paolo De Matteis e di Francesco Solimena (1657-1747).
I fratelli Sarnelli lavorarono insieme e predilessero l’olio su tela e l’affresco parietale; Gennaro dipinse anche ad olio su rame, principalmente opere d’arte Sacra a culto privato o domestico.
Gennaro Sarnelli lavorò nel Regno di Napoli, soprattutto nei principati e nei territori vicini alla capitale.
Egli ha lasciando un’impronta artistica nonostante la breve durata della sua carriera a causa della morte precoce.
Gennaro aveva notevoli doti nella composizione ciò è evidente soprattutto nell’Arte Sacra Liturgica a cui si dedicò maggiormente nel suo lavoro artistico.
Fece un “gran profitto” degli insegnamenti avuti presso la scuola-bottega di Paolo De Matteis, in tal modo sviluppò la sua naturale inclinazione verso la pittura, particolarmente per quella sacra, e si applicò notevolmente all’arte.>>
Il Seminario di Storia dell’Arte è stato coordinato dal Dott. Antonio Carpentieri (scrittore e cultore di storia locale).
All’evento culturale sono intervenuti con dei saluti: Sac. Don Gerardo Capaldo (Pax Christi e presidente del Circolo culturale “F. Solimena”), Prof. Angelo Cutolo(moderatore di In Arte Libertas), Ing. Gerardo Troncone (Gruppo archeologico irpino), Maestro Francesco Roselli (pittore e ceramista), Dott. Giuseppe D’Amore(neurologo), signor Sabino Morano (scrittore e saggista) e Dott.ssa Giovanna Nicodemi (conservatrice di Beni Culturali).
In occasione del Seminario di Storia dell’Arte è stato presentato ed esposto il raro dipinto di Gennaro Sarnelli (1704-1731): Immacolata concezione con San Francesco e Sant’Antonio del 1730.
L’evento è stato promosso dal Circolo culturale “Francesco Solimena” e dal Centro di Ricerca “Basilio Orga” con la collaborazione fattiva di In Arte Libertas e dell’Associazione Culturale ACO.
Uno speciale encomio va manifestato alla famiglia che gentilmente e generosamente il raro dipinto di Gennaro Sarnelli (1704-1731) per questo evento culturale.
Il prossimo evento culturale che si terrà presso il circolo della stampa di Avellino:
da domenica 11 a martedì 13 febbraio 2024 (ore 10-13 e 17-20) ci sarà una mostra d’arte straordinaria dal titolo “L’arte di Cesare Uva nei paesaggi marini”; sarà il primo evento culturale delle celebrazioni del “Bicentenario della nascita del pittore Cesare Uva”.