Il cantante Paolo De Vito rende omaggio al grande Giorgio Gaber, con uno spettacolo che ne ricorda la centralità e popolarità nell’Italia degli anni ’70. “Gaber, parole e libertà” è lo spettacolo che sabato 24 febbraio, alle 20.30, al Teatro “Partenio”, ricorda l’artefice del teatro-canzone, riproponendo al pubblico del Terzo Millennio i suoi grandi successi. Sostenitore della giustizia sociale, Giorgio Gaber intervallava le sue canzoni con dei monologhi, per invitare il pubblico a riflettere sul cambiamento dei costumi, dello stile di vita dell’Italia del boom. Celebri le riflessioni di Sanfro Luporini e i duetti con con Enzo Jannacci, il chirurgo con la passione della musica. Anche lo spettacolo di De Vito sarà accompagnato dalle riflessioni di Assuntina De Vito, che ha scritto i testi dei suoi precedenti recital. Accanto al cantante, i maestri Gianluca Marino, Giuseppe Musto, Salvatore Santaniello e Stefano Ripa. Dopo il grande successo di “Da Napoli a Dakar”, con Badara Seck ed Ismaila Mbaye, Paolo De Vito dona al suo affezionato pubblico un altro momento di musica d’autore. “ Siamo molto felici di ricordare un grande artista- commenta- con un concerto che ripercorre la sua genialità. Con le sue canzoni, Giorgio Gaber affrontava temi sociali e politici, narrando il fallimento del consumismo, ad esempio, sempre con ironia. Giorgio Gaber era convinto che la giustizia sociale, negli anni ’70, fosse un traguardo ancora lontano”-. Lo spettacolo è costruito anche per avvicinare i giovani ai protagonisti della canzone d’autore. Nel repertorio, motivi molto popolari, come “La libertà”, “I borghesi”, “La strana famiglia”, “Barbera e Champagne”, “Torpedo blu”. “La poetica di Gaber- continua De Vito- rispecchia l’euforia di quel periodo storico, a cui si aggiunge la critica verso il sistema, che non favoriva, come accade ancora oggi, l’uguaglianza”-. Come già accaduto per gli altri spettacoli, anche il concerto su Gaber girerà l’Italia. “Vogliamo debuttare nella nostra città- aggiunge l’artista- prima di spostarci in altri teatri, come Napoli, Roma, Capri. Siamo molto legati al pubblico irpino, che ci ha sempre sostenuto, dimostrando di comprendere il nostro messaggio di pace, dialogo interculturale, inclusione, promosso con l’universalità della musica”-. Con Giorgio Gaber, si apre la riflessione sulla canzone d’autore.” Il concerto- conclude Assuntina De Vito- accende i riflettori sul ruolo della canzone d’autore nella cultura italiana, in cui confluiscono i temi della denuncia sociale, della critica del costume, della riflessione sulla politica che non rispecchia le istanze della comunità. Si celebra, così, il ruolo dell’intellettuale che risveglia, con la musica, la canzone, le coscienze assopite”-. I biglietti sono disponibili al botteghino del “Partenio”.