Cento anni fa, nel 1923, l’olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) scende alla stazione ferroviaria di Vietri sul Mare. Poi proseguirà per visitare la Costiera Amalfitana. L’artiere venticinquenne ha da poco terminato ad Haarlem gli studi di Architettura, Arti Decorative e Grafica. Ma già due anni prima, nel 1921, Escher ha illustrato un libro, Flor de Pascua, con testi di Aad van Stolk e cover di Sophie van Stolk, una coppia di suoi cari amici. Sophie diviene poi una ceramista a Vietri sul Mare, dove fonda nel 1924 in società con il tedesco Studemann la faenzera di Fontana Limite. Flor de Pascua e i coniugi van Stolk sono fatti e figure fondamentali nella vita e nell’arte di Escher: è la tesi forte sostenuta nel 2013 da una illustre specialista escheriana, Mickey Piller, in un suo testo tuttora leggibile sul sito del museo “Escher in Het Paleis” a L’Aia. Dal 1923 Escher prende anche casa a Roma. Quando si tratta di posare dei nuovi pavimenti disegna un motivo ornamentale a greca e labirinto ispirato ad alcune riggiòle campane della tipologia geometrica bicromatica e lo fa realizzare dalla manifattura Avallone, a Vietri sul Mare. Il Centenario dell’Escher “costaiolo” è stato ricordato nel luglio di quest’anno su “La Lettura” del “Corriere della Sera” da un breve graphic novel di Giuliano Piccininno, intitolato Quando Escher salì le scale. Piccininno è un protagonista di quella nuova scuola salernitana del fumetto, di livello nazionale, fiorita nel 1983 con la fanzine “Trumoon”, della quale ricorre quest’anno il Quarantennale. Sono quindi solide le ragioni storiche che hanno indotto otto artieri vietresi e salernitani, tutti nati dopo il 1980, a creare una mostra-festa con la curatele di Lucia Carpentieri ed Elisabetta D’Arienzo in omaggio a Escher, a partire dalla visione delle tavole originali per il Corriere di Piccininno. Tutti i partecipanti sono caratterizzati o da una particolare attenzione rivolta a ricerche decorative geometrico-percettive o ai più alti esiti dell’illustrazione e del fumetto o a iconografie esoteriche. Rappresentano un ricambio generazionale e di genere e una tendenza all’innovazione avviata con l’ultima edizione del premio vietrese Viaggio attraverso la ceramica. Il numero dei partecipanti, otto oltre la guest star Piccininno, è simbolico: una delle prime seminali xilografie del giovane Escher è proprio intitolata Otto teste. Oggi sono quelle di Lucia Carpentieri, Vincenzo Consalvo, Federica Crispo, Elisa D’Arienzo, Roberto Lenza, Salvatore Liberti, Mirkò, Giuliana Roviello. L’inaugurazione dell’esposizione dei loro lavori “escheriani”, tutti artefatti su carta d’Amalfi, avverrà il giovedì 28 dicembre 2023 dalle ore 19 nell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata e del Santissimo Rosario a Vietri sul Mare. È stato anche realizzato un piccolo catalogo della mostra da Gutemberg Edizioni, con un testo introduttivo di Enzo Biffi Gentili.