Nell’ottobre 2021, Domenico Lucano, a conclusione del processo Xenia, veniva condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione dal collegio giudicante del Tribunale di Locri, superando la stessa richiesta di 7 anni e 11 mesi espressa dal Pubblico Ministero. Secondo l’accusa l’ex Sindaco, sarebbe stato autore di illeciti ed abusi amministrativi, nella sua apicale carica dell’Amministrazione Comunale di Riace in provincia di Reggio Calabria, nel corso di progetti di accoglienza ed integrazione dei migranti. Il suo guadagno sarebbe stato prettamente politico, sempre secondo l’accusa, non essendo stati individuati flussi di denaro illecito nel corso delle indagini. L’ex Magistrato e Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candidato alla Presidenza della Regione Calabria, nelle Regionali del 2021, avendo nelle liste dei consiglieri candidati lo stesso Lucano così rifletteva: «Per me Mimmo Lucano è un uomo giusto, un simbolo di umanità e di fratellanza universale. Non si è mai girato dall’altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi. Conoscevo Riace prima di Lucano ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunità viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano è l’antitesi del crimine. Non è certo un cultore del diritto amministrativo, avrà pure commesso delle irregolarità ed illegittimità, ma sono convinto che alla fine del suo calvario verrà assolto perché ha agito per il bene e mai per il male». Nell’ottobre 2023, l’ex Sindaco di Riace Domenico Lucano vede frantumarsi, in sede giudiziale, le più pesanti accuse a suo carico. Infine i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, assolvendo tutti gli altri 17 imputati, lo hanno condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, mentre la richiesta della Procura Generale era di 10 anni e 5 mesi. Dopo 7 ore di Camera di Consiglio si è arrivati alla sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Elisabetta Palumbo, per cui Lucano è stato condannato per un falso in relazione a una delibera del 2017.
Il 14 ottobre 2023, attraverso la sua pagina FB, Domenico Lucano ha espresso la gratificazione e riconoscimento con queste sintetiche parole: . «... grazie con infinito affetto a chi ha atteso assieme a me il giorno della giustizia … a chi ha condiviso sofferenze, delusioni e speranze per un mondo nuovo senza barriere ne confini … libero da guerre, mafie, oppressioni e da tutte le ingiustizie Hasta siempre». A proposito di quest’ultima sentenza, fra le migliaia di voci solidali in Italia per Mimmo Lucano, ecco quella del fondatore del cinquantennale Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco, Angelo De Falco “O’ Prufussore”: «Da oggi noi di Zezi Gruppo Operaio e Zezi Teatro di Pomigliano d’Arco, che dal 2021 facciamo uno spettacolo teatrale che finisce con la questione di Mimmo Lucano e Riace dal titolo “Chiante e … Risate”, e noi continuiamo a fare propaganda a questa grande idea di accoglienza e solidarietà umana di Riace e Mimmo, per i “migranti” di tutto il pianeta Terra. Ricordando a tutti con il teatro e la musica popolare ed in particolare ai “simpaticoni” svedesi che è ora di parlare di “Nobel” a una grande idea di umanità venuta fuori dall’intelligenza di una compagine di donne e uomini di una dimenticata regione del Sud Italia che ha coinvolto messo mondo progressista nell’affrontare, nella pratica quotidiana, il grosso problema della migrazione planetaria. Premio Nobel per la Pace e la Solidarietà tra i Popoli a Riace e Mimmo. Meglio il Teatro e la Musica Popolare, no al razzismo, all’odio e alla guerra».
Sempre via social, Domenico Lucano ha lanciato questo suo appello: «…ancora l’eco della solidarietà non si è spento. …è come un fuoco che continua a bruciare, forse non si spegnerà mai. Vorrei fare un appello a tutti che poi rilanceremo il giorno della grande manifestazione a Riace del prossimo 29 ottobre: siamo pronti ad accogliere nelle case del villaggio globale di Riace bambini, donne, uomini vittime innocenti della guerra in medio oriente e di tutte le guerre del mondo. Il villaggio globale è diventato il simbolo della resistenza alle ingiustizie (come la striscia di Gaza) inaugurato alcuni anni fa con un digiuno di giustizia dal missionario comboniano padre Alex Zanotelli. Siamo per una accoglienza incondizionata per le vittime delle guerre, delle oppressioni, fame, povertà, discriminazioni, fascismi, disumanità. Facciamo sentire il nostro grido le nostri voci di pace, rabbia e speranza. Dal villaggio globale Lunedì 16 ottobre 2023 Domenico Lucano».
Domenica a Riace, insieme a Mimmo Lucano, si ritroveranno i rappresentanti di diverse nazionalità “Per la Pace contro tutte le guerre” nell’iniziativa “L’Umanità non si arresta. Tutti a Riace il 29 Ottobre 2023!” con appuntamento in Piazzetta Donna Rosa, alle ore 15.00 per un “Dibattito e riflessione su questa lunga battaglia per la verità” a seguire musiche e poesie con vari artisti fra cui il cantore popolare Massimo Ferrante, in quest’ultimi giorni già impegnato «in sala con E Zezi … stateve accuort» e, nel tempo trascorso, ripreso dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo, nell’esecuzione della “Strina du Judeo” nel condiviso “Convivio Zeziano” del 26 febbraio 2020 con, fra gli altri, il compianto Marcello Colasurdo, https://www.youtube.com/watch?v=oiJ2clYhwto.