Il poeta e cantautore Andrea Pinto ci ha sorpresi anche questa vota con un videoclip davvero particolare, di cui oltre ad essere l’autore del testo e della musica, ne è anche il regista. Il video di cui parliamo è quello della sua canzone “Un giorno imperfetto” (contenuta sia nel suo disco Gloria Victis che nel suo recentissimo libro Deserto di sale) che sin dalle prime immagini, ci dà già l’impressione di una vera e propria commedia horror. In esso viene descritto un amore ai limiti dell’inverosimile, in cui la protagonista è una bionda e pallida vampira che flirta con uno scheletro – che è quel che sembra restare del suo amante…
Durante tutta la durata del video, la donna vampiro, tra sguardi mefistofelici, strane pozioni, cocktail fumeggianti e popcorn farciti con il sangue, inquieta spettatore. Infatti, le sue azioni e movimenti, i suoi sorrisi diabolici e illogici, turbano fortemente chi la osserva, generando un un vero e proprio senso di disagio e di angoscia.
Per di più, la cosa più strana è che la colonna sonora del video non è una canzone “hard rock” o “heavy metal” – come ci si potrebbe aspettare da un video del genere – bensì una dolce ballata acustica dal riff accattivante e dal testo bizzarro, che, contestualizzata nel cortometraggio, diventa, per l’appunto, ancora più inquietante di qualsiasi canzone di matrice rock.
In sintesi, possiamo dire che un velo di mistero, misto a macabra ironia avvolge il nuovo lavoro di Pinto, che è riuscito a realizzare un “cortometraggio” horror grottesco davvero fuori dal comune e consigliatissimo a tutti gli amanti della buona musica, per l’imminente festa di Halloween.
Andrea Pinto è sotto contratto con la famosa etichetta discografica Moon Records, considerata la prima in Ucraina e sicuramente tra le più importanti d’Europa (con sede anche in Germania, a Berlino), con cui ha pubblicato 3 dischi “Sub rosa”, “Sogni d’altro tempo” e “Gloria Victis”. E’ inoltre autore di una silloge di poesie “Senza titolo, tempo, senso e soluzione” pubblicata dall’autorevole casa editrice siciliana Nulla Die; e di una raccolta di canzoni e poesie dal titolo Deserto di sale / Salt desert, in versione bilingue (italiano e inglese), pubblicata dalla rinomata casa editrice avellinese Il Terebinto.
I suoi dischi, così come i suoi libri parlano di stati d’animo, viaggi interiori, sensazioni, amori vissuti o mai iniziati, sogni e visioni, angosce e speranze e si fanno carico della solitudine degli emarginati, degli sconfitti dalla vita, degli outsider.
L’arte, a parole di Andrea, è “una presa di posizione critica nei confronti di un mondo materialista e insensibile che cerca di divorarci ogni giorno con il suo falso perbenismo e con la sua ipocrisia, e la musica, in un certo senso uno strumento di lotta, se pur pacifica, e di emancipazione”.