Prosegue la nona edizione del premio cinematografico “Fausto Rossano” sulla salute mentale

Disabilità e aspettative sociali sui giovani tra i temi affrontati dal concorso domani.

 

Domani, venerdì 20 ottobre, la nona edizione del Premio Fausto Rossano dividerà i suoi appuntamenti tra mattina e sera. All’Accademia di Belle Arti di Napoli (via Santa Maria di Costantinopoli, 107), dalle ore 15.00 alle ore 17.00, avrà luogo un incontro con gli studenti attraverso una masterclass sulla rappresentazione della disabilità a cura di Marina Cuollo. A Palazzo Fondi (via Medina 24), invece, dalle ore 19.00 alle ore 22.00, si svolgerà l’evento “Corpi SOSpesi – pressione e aspettative sociali sui giovani” con la proiezione fuori concorso di “Le voci di Porta Capuana” di Gianfranco Pannone e gli allievi del workshop “Il senso di un luogo”, a cura della Cooperativa Dedalus e di Officine Gomitoli. Interverranno il documentarista Gianfranco PannoneFatima Ouazri, mediatrice culturale del centro interculturale Officine Gomitoli e Ismahan Hassen, mediatrice culturale del centro interculturale Officine Gomitoli. Saranno proiettati: “Gli ospiti” di Simonetta Columbu, alla presenza della regista, “Come soli” di Elisa Cherchi, alla presenza della regista (Università IULM) Sognando Venezia di Elisabetta Giannini alla presenza della regista, “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli alla presenza del regista, “The sound” di Antony Petrou e “Shahroor” di Yafa Ezzat Shahroor e Moamen Ghanim. Il Festival cinematografico, ideato dall’Associazione Premio Fausto Rossano e organizzato grazie al contributo della Regione Campania e della Film Commission Campania con il patrocinio del Comune di Napoli. nasce con l’intento di ricordare la figura e il lavoro dello psichiatra e psicanalista junghiano Fausto Rossano, all’indomani della sua prematura scomparsa avvenuta nel 2012 e persegue il duplice obiettivo di sensibilizzare la coscienza sociale alla lotta contro i pregiudizi che circondano la sofferenza psichica nelle sue più svariate accezioni e di promuovere la centralità delle persone nei contesti concreti della loro vita. Sono 47 le opere in concorso giunte da tutto il mondo e divise in 7 categorie (Cortometraggi, Documentari, Laboratori, Animazioni, Focus Campania, Studenti, Scuole) in linea con l’orientamento internazionale del Festival e con il suo respiro multiculturale. La giuria, sarà presieduta dalla giornalista Titta Fiore, e composta da Agnese Nano (attrice), Stefano Bory (professore di sociologia dei processi culturali, Sergio Sivori (regista, attore), Assunta Maglione (psichiatra), Gina Annunziata (professoressa di storia del cinema) e Federico Russo (psichiatra, direttore del Festival “Lo Spiraglio”).