“Body art performance, muta, nuda, cruda che indaga la metamorfosi di un individuo, rinchiuso nella teca della propria sofferenza, narrata tramite il processo di muta del mondo rettile”: così Sara Lisanti, performer e artista salernitana definisce una delle sue ultime creature, “MUTA-MORFOSI”.
“MUTA-MORFOSI” è una performance dove l’artista fa leva sul cambiamento e sul concetto di abbandono il quale, necessariamente, si lega al passaggio da una fase all’altra della propria vita, al cambiare del proprio essere, una crescita che è anche lasciarsi alle spalle ciò che si è stati fino al momento della “mutamorfosi”.
«Questo spettacolo è nato in un attimo. Ma come l’attimo -suppongo- in cui si partorisce: una vita di gest(az)ione di determinate passioni/pulsioni – emozioni ed un attimo per espellere. La passione più pulsante è senz’altro quella di rimanersi fedeli, a se stessi intendo, e questo è un da farsi che comporta una gran dose di lucidità e -qualcuno direbbe- coraggio. Io solo lucidità. C’è un tempo in cui un tempo chiede il cambio ad un altro tempo. Allora è tempo di abbandonare una pelle per abitarne un’altra, con tutti i costi dell’abbandono. Ma è una tassa che dobbiamo se vogliamo morire meglio di come siamo nati. Io l’ho già definito “debito con la nostra essenza”».
All’interno della performance, Sara inserisce elementi tratti dal mondo dei rettili, la muta che li porta a cambiare pelle, qui utilizzata come metafora di un processo che non è naturale come accade in natura per questi animali, ma è un processo pensato e voluto, nato da una lucida presa di coscienza che conduce a un consequenziale atto di rivoluzione personale.
«Così, habitat stretto e pelle da cambiare, non potevo che rifarmi al mondo rettile, che ho conosciuto ben da vicino, allevando diverse specie. E così posso dirvi che la muta è una tappa obbligata della crescita, prescinde dalla volontà, come l’età. Il cambiamento, invece, non avviene per mero incedere del tempo: segue la struttura soffro-ne prendo atto-cambio. Sembra un gioco da ragazzi, invece è da giganti del proprio dolore. Quindi MUTA-MORFOSI è la crasi tra la muta del mondo rettile, il cambio pelle necessario quando si cresce, e la metamorfosi, la trasformazione necessaria di quando ci si vuol evolvere. Prima della muta si è rinchiusi nel terrario della propria sofferenza. Gabbia, ma incubatrice. Stare, ma andare. Cambio, ma abbandono di pelle. Tutto molto… scacchi. Eppure molto naturale. Perciò ci va lucidità».
La presa di coscienza, personale e solitaria, però non basta: è per questo che, dopo l’iniziale sforzo personale, in scena necessariamente compare un’altra figura.
«In scena vi è poi l’arrivo di una mano altrui che aiuta in una fase del processo di muta: non ci si salva mai da soli ma, per quanto un soggetto esterno ci aiuti, anche noi gli siamo serviti, così che il proprio operato diventa la propria opera, in senso reciproco».
Una performance concettuale cangiante, di data in data, dove il teatro incontra la performance art, installazioni artistiche e l’arte circense, altre discipline che influenzano il lavoro di Sara Lisanti.
«“MUTA-MORFOSI” nasce con una promessa già all’interno del suo titolo: di mutare a suon di repliche, ripromettendosi uno spettacolo sempre -un po’- diverso dalla volta precedente, proprio come siamo noi tutti, quindi per mantenere l’aspetto reale cui è molto ancorata la mia performance. Quando lo spazio lo consente, una fase della “mutamorfosi” è sul trapezio aereo. In scena v’è inoltre una mia installazione, nonché alter ego, cresciuto e mutato. Non dirò cosa!».
“MUTA-MORFOSI” ha replicato in teatri e gallerie tra Torino (tra molti Lavanderia a Vapore di Collegno, Teatro Cafè Muller, Spazio44, Interspazio etc), Bologna (teatro del Barracano), Roma (Teatro dei Contrari, Teatro il T), Salerno (piccolo teatro del Giullare), Milano.
I prossimi appuntamenti sono al Milano Off Fringe Festival (dal 28 settembre all’1 ottobre presso il teatro Imbonati Art Hub 11), al Fringe di Catania (dal 19 al 22 di ottobre), Salerno (teatro La Mennola, il 17 dicembre) e Roma (Teatro dei Contrari, 27-28 gennaio).
Oltre “MUTA-MORFOSI”, Sara sarà impegnata come artista visuale con opere installazioni durante l’art week di Torino a PARATISSIMA TORINO dal 31 ottobre al 5 novembre e, ancora, con una inedita perfomace presso THE OTHERS ART FAIR, sempre a Torino, dal 2 al 5 novembre.