Sempre più giovanissime (e anche giovanissimi), sono alle prese con il mondo della chirurgia estetica, il che non è motivo di vanto per chi lo fa per somigliare al suo idolo. E se una volta erano il cinema o la televisione, oggi sono i social a destare maggiore preoccupazione nella creazione di stereotipi. Ma per parlare di questa tendenza, bisogna sempre mettersi nelle mani di sapienti professionisti e a tal proposito, ogni chirurgo ha i suoi metodi, come ogni paziente ha i suoi desideri, ne parliamo con il chirurgo napoletano, Antonio Savanelli.
E’ sempre più diffuso un modello di imitazione degli stereotipi che arrivano dal divismo televisivo, ma strettamente individuale. E’ semplicemente una moda. Oramai si sceglie un intervento estetico come fosse un regalo e piuttosto che al diciottesimo chiedere un ciclomotore o la prima vacanza con gli amici, il pensiero fisso diventa “appena ho 18 anni mi rifaccio”.
Le richieste che arrivano sono molto spesso dedicate ad un discorso di immagine, il problema della uguaglianza o similitudine a qualche personaggio famoso visto sui social network, ad esempio, inizia a farsi sentire. Ma secondo il mio punto di vista, è la personalità che è sempre più labile e spesso “il ritocchino” non è proprio più considerato per sentirsi meglio, ma solo per assomigliare ad uno stereotipo estetico! Ritengo che questo sia sbagliato, ma resta un problema di fondo: l’identità sociale di ognuno di noi. Bisogna sapersi accettare ed essere autentici, non cambiare per assomigliare.
Questo arriva dalla mancata concezione del se! Più che tutti uguali oggi quello che manca di più è una chiara personalità che ci faccia distinguere il bello dalla moda. Parlo della moda che lanciano social e campagne pubblicitarie, che sicuramente ha un gran seguito e molto proselitismo e ciò diventa un “canonizzare dettagli estetici su larga scala”. Basta imparare a capire che l’essere unici è la cosa più importante e se proprio non stiamo bene con noi stessi per qualcosa, possiamo appoggiarci alla chirurgia estetica.
I dati su Social, giovanissimi e chirurgia
Secondo le ultime indagini, dal 2021, ci sono state circa 1,8 milioni di interventi effettuati su donne di età compresa tra i 19 e i 49 anni con un aumento annuale di circa il 16% della richiesta. Subito dopo la mastoplastica, tra gli interventi più richiesti c’è l’aumento dei glutei. Ma quali saranno i nuovi trend per questa pratica? Secondo i recenti studi sociologici, a partire da questo 2023, si preannuncia un ritorno ad un aspetto del seno meno prominente (che sembri sempre più naturale), utilizzando impianti più piccoli. Sempre più donne quindi, secondo quando statisticamente sugli interventi può dichiarare il dott. Savanelli, scelgono spesso anche di sostituire le protesi più grandi con altre più piccole su interventi già effettuati. Viene incontro invece a chi non ha mai tenuto conto di un intervento, la “mini mastoplastica additiva”.