Il festival Ethnos arriva a Napoli con il concerto “Songs of Hope”. Martedì 12 settembre dalle ore 21, la XXVIII edizione della rassegna ideata e diretta da Gigi Di Luca presenta alla Chiesa di Santa Maria Donnalbina (Vico Portapiccola Donnalbina, 6) l’esibizione del trio composto dall’ambasciatore della musica persiana e vincitore di un Grammy, Kayhan Kalhor insieme al virtuoso del setar Kiva Tabassian e a Behnam Samani. Questo concerto, in esclusiva per l’Italia, è un grido di speranza e di libertà ispirato a una delle civiltà più affascinanti del mondo, l’Iran. Un concerto interamente composto da nuove opere per strumenti persiani che conduce il pubblico nel cuore di una ricca storia musicale. Un inno alla ricchezza e alla bellezza della cultura iraniana con tre straordinari musicisti, portatori delle sue antiche tradizioni. Song of Hope vede in scena il sublime maestro del kamancheh Kayhan Kalhor (cofondatore dei gruppi Dastan e Silkroad Ensemble di Yo-Yo Ma) che dialoga con Kiya Tabassian al setar e Behnam Samani al tombak.
Dopo le esibizioni di Ayom (Angola, Brasile, Grecia, Italia), Bia Ferreira (Brasile), Epi (Mongolia) e Amrat Hussain Brothers Trio (India), il viaggio musicale di Ethnos giunge adesso in Iran con uno spettacolo ispirato dalla sua millenaria tradizione. Mentre i raffinati giardini di Shiraz e i mosaici di Isfahan hanno contribuito alla sua leggendaria reputazione, la cultura iraniana è famosa anche per le sue straordinarie espressioni musicali e poetiche, che hanno sempre trasceso le vicissitudini della storia. La musica tradizionale dell’Iran, unica in Oriente, infatti, è il frutto di un patrimonio mistico con un’affascinante capacità di costante rigenerazione. La XXVIII edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica è organizzata da La Bazzarra e finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Ministero della Cultura, con il sostegno dei comuni di Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Torre del Greco, il contributo della Banca di Credito Popolare e con la collaborazione della Fondazione Ente Ville Vesuviane e del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Attesi quest’anno grandi nomi della musica etnica, nuove realtà e musicisti provenienti da 12 diversi paesi, per una grande festa dell’incontro, della contaminazione e dell’accoglienza alle pendici del Vesuvio. In programma, oltre alla musica, anche workshop, appuntamenti tematici dedicati alla danza e al teatro e le finali del concorso Ethnos GenerAzioni, rivolto agli artisti under 35.che chiuderanno l’edizione 2023 di Ethnos.
I prossimo appuntamenti:
Martedì 12 settembre
Napoli, Chiesa di Santa Maria Donnalbina
21:00 Concerto di Kayhan Kalhor, Kiya Tabassian e Behnam Samani in “Songs of Hope” (Iran)
Sabato 16 settembre
Torre del Greco, Palazzo Baronale
19:00 Concerto di Ana Crismán – Arpa Flamenca (Spagna)
Torre del Greco, Molini Marzoli
21:00 Concerto di Bab L’Bluz (Francia, Marocco)
Domenica 17 settembre
Ercolano, Villa Campolieto
21:00 Pamela Villoresi in
“Della Profetessa e di Spartaco” (Italia)
con Massimo De Matteo
Musiche dal vivo di Mimmo Maglionico, Roberto Trenca, Gabriele Borrelli
Giovedì 21 settembre
Torre Annunziata, Villa del Parnaso
19:00 Workshop sul canto popolare del Sud Italia
21:00 Concerto di Rachele Andrioli in “Leuca” (Italia)
Venerdì 22 settembre
San Giorgio a Cremano, Villa Vannucchi
21:00 Concerto di Chassol (Francia)
Sabato 23 settembre
San Giorgio a Cremano, Villa Bruno
19:00 Concerto di Seckou Keita (Senegal)
Villa Vannucchi
21:00 Concerto di Dobet Gnahoré (Costa d’Avorio)
Sabato 30 settembre
San Giorgio a Cremano, Villa Bruno
21:00 Ethnos GenerAzioni
Finale contest – categoria Musica
Domenica 1 ottobre
San Giorgio a Cremano, Villa Bruno
19:00 Ethnos GenerAzioni
Finale contest – categoria Teatro/Danza