A Venezia l’equipaggio misto conquista la vittoria sui 1000 metri
Il Sindaco Milano: «Oggi presentiamo in barca, cinque ragazzi di Amalfi. Abbiamo già vinto»
Amalfi, piccola e intrepida regina dei mari, sfiderà oggi pomeriggio sulla laguna della Serenissima le altre tre città consorelle in quello che si annuncia uno degli eventi rievocativi più spettacolari dello stivale.
Un tuffo nel passato quando Amalfi, Genova, Pisa e Venezia si contendevano il dominio dei traffici nel Mediterraneo e la cui rivalità, culminata talvolta in scontri e devastazioni, oggi è solo un ricordo storiografico. «Eravamo avversari e oggi siamo amici. Ci affrontiamo soltanto negli otto minuti della gara principale» dice il Sindaco Daniele Milano che ieri pomeriggio, in apertura della 68esima edizione della Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare, ha festeggiato presso il salone nautico di Venezia il successo dell’equipaggio misto nella prima delle due gare in programma sulla laguna e svoltasi su un percorso di 1000 metri: tra l’isola di San Michele e le Fondamente Nove. Amalfi, che ha così conquistato la sua prima vittoria nella gara istituita lo scorso anno grazie a una felice intuizione del Comitato Generale delle Repubbliche Marinare, ha preceduto nell’ordine al traguardo Genova, Venezia e Pisa. L’equipaggio amalfitano, composto da Giovanni Bottone, Silvia Ingenito, Enzo Sotero, Andrea Carrano, Alesia Murzich, Giulia Landolfi, Lisa Franzese e Raffaele Carrano è stato premiato nel corso della presentazione delle squadre che oggi si affronteranno nel palio remiero in programma alle 18.20 (diretta tv su Rai2 a partire dalle 18) su un campo gara di 2000 metri compresi tra i Giardini di Sant’Elena lungo il Bacino di San Marco e la linea di traguardo collocata di fronte alla Basilica della Salute. «Quando abbiamo lanciato la regata mista, idea maturata nel Comitato Generale lo scorso anno, noi di Amalfi lo abbiamo fatto con lo spirito di voler preparare alla Regata principale gli atleti più giovani del nostro piccolo, geograficamente e dimensionalmente, paese – ha detto il sindaco di Amalfi, Daniele Milano – Quindi siamo orgogliosi di portare in barca ben due atleti che lo scorso anno hanno fatto la regata mista e questo ha un valore esponenziale. Oggi presentiamo in barca, cinque ragazzi di Amalfi quindi, a prescindere da come andrà a finire nelle complicate acque della laguna, noi la nostra regata l’abbiamo già vinta». Comunque andrà, Amalfi si appresta a dare battaglia. Allenato da Antonio La Padula, l’equipaggio amalfitano (Luigi Lucibello, Luca Parlato, Antonio Zaffiro, Giovanni Ruocco, Gabriele Amato, Mario Paonessa, Alberto Bellogrado e Luigi Proto sono gli otto vogatori azzurri, guidati dal timoniere Vincenzo Di Palma, che saliranno sul galeone azzurro in questa 68esima edizione della regata delle repubbliche marinare) non ha nascosto le proprie intenzioni nel corso della presentazione svoltasi ieri presso il salone nautico di Venezia, al termine della regata dell’equipaggio misto vinta da Amalfi e della sfilata del corteo storico che a Piazza San Marco offre come sempre uno spettacolare colpo d’occhio.
«Per noi la regata è sempre una grande festa – aggiunge il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano – Una festa di sport, una festa della grande tradizione marinara d’Italia. Su ogni vessillo della nostra Marina battono le insegne delle quattro città che oggi celebriamo in questa 68esima edizione. L’attenzione che ciascuna ha destinato al Palio è cresciuta nel tempo abbinandola ad eventi importanti: quest’anno il salone nautico, il prossimo anno Genova capitale europea dello sport. E noi ad Amalfi ci prepariamo con grande onore a ospitare nel 2025 la 70esima edizione».
Poi a proposito della prima delle due gare svoltasi ieri pomeriggio ha aggiunto: «Non vorrei che qualcuno riducesse il significato di questa gara mista che abbiamo inaugurato appena a giugno dell’anno scorso, perchè Amalfi è una piccola Repubblica, oggi di appena 4700 abitanti che non ha il bacino per accogliere un numero significativo di atleti. Ma ci stiamo attrezzando e quindi siamo pronti a dare battaglia anche quando la Regata sarà completamente in rosa».