Diga Campolattaro: siglato protocollo cabina di regia opere irrigue   

Protocollo d’intesa tra Regione Campania, Provincia di Benevento, Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, Confagricoltura, CIA e Coldiretti.

Siglato stamani, 8 febbraio, a Napoli, nella sede della Regione Campania, il protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, Coldiretti, Confagricoltura e CIA, che istituisce la cabina di regia territoriale per la realizzazione delle opere irrigue della risorsa accumulata dalla diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.

Il documento, siglato dai Presidenti della Regione, Vincenzo De Luca, della Provincia, Nino Lombardi, del Consorzio di Bonifica, Franco Della Ratta, della Coldiretti, Gennarino Masiello, della Confagricoltura, Antonio Casazza, della CIA, Carmine Fusco, avvia uno Studio di fattibilità o Masterplan a servizio di tutto il territorio sannita.

Secondo le intese raggiunte in piena condivisione tra tutti i firmatari, infatti, la Provincia di Benevento avrà il compito di rappresentare tutto il territorio sannita e avrà la responsabilità del coordinamento del lavoro per il Masterplan.

Già la prossima settimana si avrà una riunione preliminare tra tutti i Soggetti firmatari che coinvolgerà tutti i Sindaci del Sannio, nessuno escluso, affinché le esigenze dell’agricoltura sannita siano tutte ascoltate ed accolte ai fini della tutela e valorizzazione delle produzioni di eccellenza, anche grazie all’assegnazione di ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle finora destinate.

Il Masterplan è «funzionale», come si legge in un passaggio centrale del testo, «alla progettazione delle opere irrigue di distribuzione della risorsa idrica accumulata nell’invaso di Campolattaro, a servizio delle aree irrigabili dell’intero territorio della Provincia di Benevento – sia interne che esterne al territorio consortile -a partire da quelle individuate nello “Studio agronomico e pedologico” di base del CRISP, che tenga conto anche delle esigenze del comparto zootecnico dei Comuni beneventani dei Bacini del Tammaro e del Fortore per la individuazione delle superfici irrigabili sottese all’invaso della Diga di Campolattaro».

La sigla del Protocollo d’intesa segna una tappa fondamentale di una vicenda iniziata circa 50 anni or sono quando la Cassa per il Mezzogiorno decise di realizzare un invaso a valle dell’abitato di Campolattaro il cui cantiere si chiuse nel 1993; l’affidamento nel 1997 alla Provincia di Benevento della gestione e, a seguito di necessarie opere collaterali, realizzate dalla stessa Provincia, solo con l’inizio del nuovo Millennio furono avviate le procedure per il riempimento graduale e programmato del lago artificiale lungo oltre 7 chilometri.

Al termine di un’altra fase di studi e di procedure tecniche ed amministrative presso la Provincia e la stessa Regione Campania, il Governo Draghi fu dichiarata “d’interesse strategico nazionale” dando così accesso alle risorse straordinarie del PNRR e del Bilancio della Regione Campania per realizzare con oltre 500  milioni di Euro l’impianto di potabilizzazione e le opere di adduzione.

Oggi la firma del protocollo d’intesa segna la fase finale per l’utilizzo di quella risorsa.

Il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha espresso la sua più viva soddisfazione per l’accordo.

«Regione, Provincia di Benevento, Consorzio di bonifica Sannio Alifano, Coldiretti, Confagricoltura e CIA hanno sottoscritto un protocollo di rilievo strategico», ha commentato Lombardi, che ha proseguito:

«Voglio dare atto al Presidente della Regione De Luca ed al Vice Presidente Bonavitacola di aver accolto le istanze e i programmi rappresentati dalla Provincia e dalle Associazioni di categoria sannita oltre che dal Consorzio di Bonifica. Il documento segna innanzitutto il riconoscimento dei territori locali quali protagonisti di un fondamentale snodo di rinascita e sviluppo delle aree interne.

La Provincia, in questo contesto, come ha rimarcato con forza il Presidente De Luca, assume il coordinamento del programma che la vedrà lavorare d’intesa con il Consorzio di bonifica e le Associazione di Categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia per realizzare il servizio irriguo per il Sannio tutto. Oggi comincia il lavoro del Masterplan che, lo voglio ribadire, nella mia qualità di Presidente della Provincia, non vedrà l’esclusione di alcun Comune del Sannio: anzi tutti saranno protagonisti.

Sottolineo a tale proposito che lo “Studio agronomico e pedologico”, citato in queste ore da alcuni Sindaci, costituisce soltanto un passaggio preliminare e parziale, propedeutico alla redazione definitiva del Masterplan, una raccolta di informazioni che dovrà essere necessariamente completato ed integrato. In questo senso, mi sento di rasserenare gli animi dei Colleghi Sindaci che hanno commentato negativamente quello “Studio”.

Le legittime considerazioni da loro espresse, fatte proprie dal Sindaco del capoluogo Clemente Mastella, sono state pienamente accolte e recepite dallo stesso Presidente De Luca che dal Vice Presidente Bonavitacola. Ed anche per questa disponibilità ulteriore ringrazio i vertici della Regione Campania. La Provincia sarà ente rappresentativo ed esponenziale delle esigenze e dei bisogni di tutte le aree territoriali così come le rappresenteranno i Sindaci nell’ottica della tutela, della valorizzazione e dello sviluppo delle produzioni del settore primario (zootecnia, vitiviconltura, etc.) di eccellenza.

L’utilizzo delle acque di Campolattaro prevede due momenti: l’uno per la potabilizzazione e, quindi, gli usi civili che verrà seguito dal sub Commissario il dott. Basile, che è una figura di grande prestigio del Sannio essendo Direttore generale dell’Università degli Studi di Benevento; l’altro momento riguarda proprio gli usi irrigui, che sarà seguita dal Presidente della Provincia.

Posso già dire che sin dalla prossima settimana ci riuniremo con il Consorzio Sannio Alifano e le Associazioni di categoria per una riunione preliminare per la redazione del Masterplan; quindi saranno sentiti tutti i Comuni del Sannio, ciascuno dei quali rappresenterà senza alcuna preclusione le esigenze del proprio territorio e che saranno recepite dallo Studio di fattibilità».