Anche a Brusciano è stata celebrata la “Giornata della Memoria”

Anche a Brusciano, come in tutta Italia, venerdì 27 gennaio 2023 è stata celebrata la “Giornata della Memoria” nel rispetto della Legge n. 221 del 20 luglio 2000 di «Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti».

La mattinata della “Giornata della Memoria” ha visto, nel “Quartiere 219” di ricostruzione edilizia post terremoto del 1980 che si auspica vedere a breve intitolato alla “Memoria di Peppino Impastato Martire della mafia”, ha visto partecipare con altri cittadini ed associazioni di Brusciano, il Sindaco Avv. Giacomo Romano, il Parroco Don Salvatore Purcaro, la Presidente Chiara Sena con i volontari della “Casa di Pat”;  il “Cenacolo Bruscianese” con l’artista Alessandro Cavaliere, in arte Aleks Kishy, autore dell’opera murale dedicata alla Memoria di Sophie Scholl (Forchtenberg, 9.5.1921- Monaco di Baviera, 22.2.1943) presso cui è stato svolto un flash mob come riportato via social all’indirizzo web https://www.facebook.com/ilcenacolobruscianese/videos/2284924495021916/ .

Il ringraziamento del Primo Cittadino è stato espresso con queste parole: «Grazie al Il Cenacolo Bruscianese, grazie mille al nostro don Salvatore Purcaro per la guida spirituale che sa essere e per le parole di vita e speranza che sa donarci, e grazie a Chiara Sena per la riflessione insieme alle sue ragazze.  Brusciano non dimentica, il Paese non dimentica, l’orrore, la barbarie, l’immortalità dell’Olocausto. Un pensiero va a Liliana Segre ed al momento in cui fu costretta a lasciare la mano del suo papà per sempre, ed a quel numero tatuato sulla sua pelle. Un pensiero va a tutti coloro che hanno subito una violenza senza aggettivi, ma anche a chi ancora oggi subisce la persecuzione e la ghettizzazione ad ogni livello» postate sulla sua pagina FB Giacomo Romano Sindaco di Brusciano.

In serata presso la sede dell’Associazione “La Casa di Pat” si è tenuto una riflessione sulla “Giornata della Memoria” con la Presidente Chiara Sena ed il sociologo e giornalista Antonio Castaldo, con i volontari ed operatori Maria Violetti, Lella Bencivenga e la psicologa Luisa Napolitano, ripresa da Alessandro Cavaliere per “Il Cenacolo Bruscianese” e con Gianluca Castaldo  “web content writer and editor” di Mithrill Art, per la ripresa video che è possibile ascoltare e vedere all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=neFw-DeOc6c  come postato da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali.

Per la memoria strettamente bruscianese Antonio Castaldo ha raccontato della sua ricerca del disperso soldatino di cui ha individuato la tomba, 67 anni dopo la sua morte, Francesco Iannelli (Brusciano, 11.8.1922-Amburgo, 20.1.1945), mai tornato a casa perché rastrellato dai tedeschi  nel fatidico Otto Settembre 1943 e morto in un Campo di Concentramento nazista dove era stato internato e destinato al lavoro forzato in miniera in Germania, come riportato giornalisticamente su https://www.nellanotizia.net/scheda_it_87625_–Brusciano–Fu-cos%C3%AC-che-trova_1.html.

Tanto nel richiamo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale in questa solenne rammemorante occasione ha sottolineato: «Non possiamo dimenticare le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650.000. Il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza».

Nel rendere omaggio alle vittime della Shoah Antonio Castaldo ha ricordato la sua visita ad Auschwitz e Birkenau in Polonia, il 12 gennaio 2013, fatta con indosso una copia di “Se questo è un uomo” di Primo Levi (Torino, 31.7.1919-11.4.1987), regalo del caro amico e mentore Giovanni Romano nella condivisa weltanschauung, concezione del mondo, della vita e del posizionamento in essa dell’uomo, con l’intenzione di ridare poeticamente vita a Primo Levi e così recitando integralmente presso l’ingresso del Campo di Sterminio, sovrastato dall’insegna in ferro “Arbeit Macht Frei”, il citato a frammenti “Folle Volo di Ulisse” dal Canto XXVI della “Divina Commedia” di Dante Alighieri (Firenze, 1265-Ravenna 1321) nel capitolo “Canto di Ulisse”, pagine da 127 a 134 di “Se questo è un uomo” dell’Edizione San Paolo per Famiglia Cristiana, n. 15 del 9.4.1997 su licenza della Giulio Einaudi Editore SpA [ https://www.youtube.com/watch?v=c7qkQht5uMU ].

E per “Non Dimenticare, affinché tali orrori non avvengano “Mai Più”, ancora una volta rinnoviamo, rafforzandolo, il nostro impegno ispirati dalle consapevoli parole del Presidente Mattarella: «I principi che informano la nostra Costituzione sono la radicale negazione dell’universo che ha portato ad Auschwitz. Principi che oggi, purtroppo, vediamo minacciati nel mondo da guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante – alimentato da un uso distorto dei social – dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola e insidiosa».