Premio Terre di Campania: venerdì 16 dicembre 2022, si è tenuta la cerimonia di premiazione al Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato, Santuario di Madonna dell’Arco

Serata all’insegna dell’eccellenza, lo scorso 16 dicembre: nell’Auditorium del Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato, presso il Santuario di Madonna dell’Arco in Sant’Anastasia, si è tenuta la Premiazione delle personalità di spicco della Campania. Giunto alla IX edizione, il Premio Terre di Campania rappresenta un’ormai consolidata occasione di presentazione e valorizzazione delle risorse umane del nostro territorio, donne e uomini che hanno fatto della propria passione non soltanto una professione, ma anche un’opportunità per promuovere ed accrescere il buono ed il bello della nostra regione, che da anni Terre di Campania racconta in maniera sincera e appassionata.

Un riconoscimento sentito, quello da parte dell’Associazione, nei confronti del variegato gruppo di premiati, una relazione solida perché basata su comuni impegno e sistema di valori.

La particolarità di questa edizione è la dedica, in occasione del centenario della sua nascita, al poliedrico genio di Pier Paolo Pasolini, artista a tutto tondo che, unico tra i grandi del Secondo dopoguerra, si è battuto per la custodia e la promozione dell’inestimabile sistema italiano di valori, saperi e tradizioni.

Dopo i saluti di Maddalena Venuso, Presidente di Terre di Campania, di Padre Gianpaolo Pagano, Priore del Santuario, di Veria Giordano, Assessora del Comune di Sant’Anastasia, ospiti rappresentativi dei  diversi campi della scienza e ricerca, della musica e della cultura umanistica, della scuola e del sociale, dell’enogastronomia e dello sport, sono stati invitati sul palco dalla giornalista Mariù Adamo, ricevendo il premio e donando ai convitati emozioni, spunti di riflessione, scorci di vita professionale e di autentica felicità, correnti vitali incanalate nell’ideale alveo della riflessione sulla centralità del Sud, miniera di idee, imprese e risorse umane capaci di fare la differenza anche oltre i confini regionali e nazionali.

Hanno parlato della complessità e della bellezza dell’approccio scientifico alla realtà, la Prof.ssa Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; della necessità di un rilancio del Servizio sanitario nazionale a partire dalla riorganizzazione della medicina territoriale, il Prof. Francesco Vaia, Direttore Generale INMI “l. Spallanzani”, Roma. Il valore plurimo ed irriducibile dell’acqua, fonte di vita, custode di valori e portatrice di messaggi, è stato il tema dell’intervento del Prof. Crescenzo Formicola, già Docente di Letteratura Latina UNINA, scrittore e cultore della lingua latina. Il Prof. Carlo Avvisati, giornalista e scrittore, cultore della lingua napoletana, ha raccontato la bellezza dell’idioma partenopeo. L’eterna modernità dell’antico, educante al rispetto dell’alterità e da innervare nel presente per renderlo migliore, la cultura capace di condurre lungo un ambizioso percorso di riappropriazione di sé sono stati i temi dominanti di un’edizione che ha premiato anche la scuola che vede la luce in fondo al tunnel pandemico, con i maturandi del Liceo A.M.de’ Liguori di Acerra. Ginevra Caracciolo, giovanissima Campionessa Mondiale 2022 FEDERVELA Napoli, ha rappresentato la gioia del podio, i grandi sogni, la ricerca di senso e pienezza di vita. Un principio di socialità e umana felicità nascosto nell’impasto bianco che le sapienti mani dell’uomo rendono pizza meravigliosa, con il Premio assegnato al Maestro pizzaiolo Errico Porzio; vite stroncate, fiori recisi troppo presto, la straordinaria bellezza della misericordia, nella testimonianza delle dott.ssa Angela Procaccini, che ha saputo trasformare la tragedia della perdita della figlia in un agguato malavitoso in risorsa e speranza per chi è nel bisogno. L’Associazione Il Pellicano – CAV ha ricordato che la Vita che vince sempre, perché malgrado il male che spesso sembra trionfare, Dio che ancora non si è stancato di noi. Tutto questo riversato sulle assi del palco, assieme alla musica che non conosce confini, e pizzica le corde del cuore come nessun altro linguaggio, con Paese mio Bello ((Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Gianni Lamagna, accompagnati da Michele Bonè e Paolo Propoli), e con Mikele Buonocore e il Collettivo Artistico Vesuviano, che hanno regalato al pubblico in sala brani di straordinaria Bellezza.

Un polifonico inno alla fecondità della Campania, che mai spegnerà lo stupore negli occhi dei suoi figli. I Premiati hanno ricevuto un’opera dell’artista archeo realista Evan De Vilde, uno strappo di decollage digitale del Decameron di Pasolini, incastonata in una cornice a cassonetto dipinta a mano dall’artista con il suo rosso De Vilde brevettato. L’opera è supportata da gemmazioni di antiche pagine del 1770 ricavate da un breviarium romanum autumnalis, artisticamente piegate, rendendo le opere diverse tra loro ed uniche nel loro genere.

Il buffet e il brindisi finale è stato un ulteriore momento di condivisione con i premiati della passate edizioni presenti, gli sponsor della manifestazione (TermoClima Group, Confetti Maxtris, Campus Principe di Napoli, Azienda Vitivinicola Salvatore Molettieri, Hotel Dominici, EN Flora, Boutique de Fleurs Art floral & plant) e con l’ IPSEOA Ugo Tognazzi di Pollena Trocchia, che ha curato l’accoglienza e il servizio di sala.

Il Premio Terre di Campania è un’iniziativa realizzata con la sovvenzione della Città Metropolitana di Napoli e il patrocinio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Istituto di Studi Tonioliani, del Forum delle Associazioni SocioSanitarie, dell’ AMCI Sezione Diocesana di Nola.