Urge immediatamente rialzare la testa al Città di Atripalda caduto rovinosamente tra le mura amiche per opera della Libertas Stabia nell’ultimo turno. Un imperativo categorico, che non ammette ulteriori cali di tensione alla vigilia della sfida salvezza di Angri, snodo fondamentale del cammino biancoverde. Per evitarli lunedì, la società, di concerto con mister Montanile, alla ripresa degli allenamenti ha tenuto a rapporto la squadra. Un incontro utile a tastare il polso al gruppo ma anche a chiarire che non saranno tollerate altre prestazioni come quella che ha visto protagonista il Città di Atripalda più brutto della stagione. Un solo punto nelle ultime tre partite non ha i connotati del campanello d’allarme, ma è quanto basta per parlare di involuzione rispetto al filotto di due vittorie che ha innescato la rivoluzione di ottobre. Leccate le ferite e ritrovata la giusta concentrazione, la truppa di Montanile si appresta a far visita al fanalino di coda Città di Angri, distante quattro lunghezze e ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, sfumata nel recupero della gara di domenica scorsa contro il Due Principati. La squadra allenata da De Virgilio, dopo i tre ko iniziali, si è ritrovata sotto il profilo dell’identità e dell’organizzazione di gioco, mancando tuttavia in qualche occasione della concretezza necessaria al conseguimento dei tre punti. Il club dell’Agro, nato dall’acquisto del titolo sportivo del San Valentino Torio da parte del nucleo dirigenziale della Libertas Angri, vuole rinverdire i fasti di un tempo del calcio cittadino dopo il fallimento dell’U.S. Angri 1927, e per farlo deve iniziare a macinare punti in questo torneo. Dunque, la formazione biancoverde dovrà fare i conti con un avversario affamato di punti e che ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi. Mister Montanile dovrà fare ancora una volta di necessità virtù a causa dell’indisponibilità di diversi uomini. A Vacca, infatti, si sono aggiunti Raffone e Santucci, che priveranno il tecnico di alternative in mediana. Allarme rientrato per capitan Tirri, per il quale l’ecografia ai flessori della coscia destra ha dato esito negativo. Soltanto un lieve risentimento per il 22enne centrale difensivo che sarà regolarmente al suo posto, come Caruccio, che ha lavorato a parte nella rifinitura a scopo precauzionale. Nel 4-3-2-1 le assenze impongono una rivoluzione a centrocampo: torna Ambrosio in cabina di regia e chance per Cerullo dal 1’ nel ruolo di interno destro davanti a Rupa. Ma la novità riguarda l’esclusione di Saviano che si accomoderà inizialmente in panchina. Alla base della scelta la condizione fisica non ottimale che non consente all’estroso fantasista sannita di esprimersi al meglio. In panchina va anche Mesisca, che torna tra i convocati dopo quasi un mese di stop. Confermata la linea difensiva, mentre in attacco Simone farà da terminale della manovra supportato dai baby Vecchione e D’Acierno. Ecco l’elenco dei 19 che partiranno alla volta di Angri.
Portieri: Caruccio, Imparato.
Difensori: Tirri, Tancredi (’93), Stompanato (’93), Sicignano, Galliano, Tullino (’92).
Centrocampisti: Saviano, Rupa, Vecchione (’94), Cerullo, Ambrosio, Mesisca, De Turris, Barletta (’94).
Attaccanti: Simone, D’Acierno (’93), Modesto (’93).