VALLO DELLA LUCANIA – Allenamento mattutino oggi per la Gelbison che è proiettata all’importante sfida di domenica prossima a Nola contro il Nuvla San Felice che è una diretta concorrente per la salvezza. Facce sorridenti, ma concentrate quelle che si sono viste al “Morra” perché sia nel tecnico, Pasquale Santosuosso, sia nei calciatori c’è la convinzione che qualcosa di positivo è stato fatto con la vittoria contro l’Adrano, ma è solo il punto di partenza. Ora però arriva lo scoglio più difficile dare continuità all’ottimo risultato di domenica: “Sicuramente quella contro il Nuvla è la partita più difficile che ci potesse capitare in questo momento. – spiega Agostino Di Spirito direttore generale dei rossoblù – Servirà molta concentrazione perché può essere il match della svolta”. Senza presunzione e con molta umiltà sono questi gli ingredienti che chiede di adottare al gruppo il dirigente vallese: “Noi veniamo da una vittoria corroborante contro la prima in classifica e loro da una sconfitta esterna, nonostante sono più indietro rispetto a noi in classifica non vuol dire che andiamo ad affrontare un avversario dimesso. Infatti molti dei punti conquistati li hanno presi proprio tra le mura amiche”. Di sicuro salteranno la sfida di domenica prossima il difensore Paolo Melcarne che è stato appiedato dal giudice sportivo per aver raggiunto quattro ammonizioni e anche il centrocampista Antonino Amarante che è stato espulso, frettolosamente dall’arbitro, per un fallo a centrocampo. Entrambi devono scontare un turno di stop. “Il mister sta già provando le soluzioni adatte a fronteggiare queste due assenze – aggiunge Di Spirito – perché la rosa è ben assortita e chi subentra non è inferiore ai titolari. Inoltre Santosuosso si è dimostrato ancora una volta un mago della panchina sfruttando in maniera egregia i nostri under”. Di Spirito poi si sofferma sui tifosi: “Ci sono stati vicini e ci hanno dato una mano contro l’Adrano. Purtroppo qualche pseudo tifoso, dalla tribuna, si è sfogato verso Senè ma è solo qualche caso isolato, mentre tutti gli altri incitano sempre la squadra dal primo all’ultimo minuto e soprattutto hanno instaurato un bel clima con i calciatori pure fuori dal rettangolo di gioco”. Intanto il giudice sportivo ha sanzionato la società con 300 euro di multa “…perché un addetto alla sicurezza all’invito di un assistente arbitrale, ad uscire dal terreno di gioco, ha rivolto un’espressione offensiva”, si legge nelle nota del giudice. Inoltre lo stesso addetto, Domenico Torre, è stato squalificato per due giornate.