Al Gesualdo arriva Pat Metheny Trio

AVELLINO – Ad Avellino una delle quattro date italiane del tour di Pat Metheny che arriva al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, con il suo trio storico, formato dal contrabbassista Larry Grenadier e dal batterista Bill Stewart. L’appuntamento, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Avellino e prodotto dalla Rico 2000 di Benevento, è per domani sera, lunedì 14 novembre alle ore 21, con il musicista statunitense, che è riuscito a imporre la chitarra nel panorama musicale internazionale, rivoluzionandone ruolo e poetica.  Al teatro Gesualdo l’artista si esibisce insieme al ‘Trio delle meraviglie’, con la formula essenziale, da lui più amata, chitarra-basso-batteria (come definisce Pat in stile “Old School”) estremamente efficace e raffinata, che permette di mettere in grande evidenza le sapienze dei musicisti in gioco, il tutto grazie anche alle qualità tecniche di Grenadier, che Pat ha più volte indicato come il suo bassista perfetto, e di Stewart, considerato come uno dei migliori batteristi jazz degli ultimi 15 anni.  Un concerto che ripercorrerà il suo bellissimo disco, TRIO 99>00, in ciu PAT METHENY ha in pratica realizzato il suo manifesto per il nuovo secolo, confezionando un disco cristallino che arriva a coronare una carriera ultraventennale di grande successo aprendo al contempo un nuovo capitolo. Ad Avellino arrivano le prodezze live del trio: Metheny, Grenadier e Stewart, per una delle sue quattro tappe italiane, che si concluderà domani sera a Bari, dopo Bologna e Roma – spiega il presidente del Cda del Teatro Carlo Gesualdo, Luca Cipriano -. Un nuovo appuntamento appuntamento  con la grande musica, dopo il successo siglato con il concerto di Vinicio Capossela, che conferma il Gesualdo teatro di grandi eventi internazionali”.  Un concerto che non mancherà di entusiasmare i fans del buon jazz nonché di questo musicista per certi versi assolutamente straordinario: un virtuoso con l’anima, capace di sbalordire sempre e comunque fans (moltissimi) e detrattori (pochissimi). Ha vinto 18 Grammy Award, ha inciso in solo, in duo, in trio e con il suo gruppo, ha composto colonne sonore collaborando con Jaco Pastorius, John Scofield, Charlie Haden, Jim Hall, Ornette Coleman, Brad Mehldau, Dave Holland e molti altri, inclusi anche alcuni vocalist come Celine Dion e David Bowie.  Artista poliedrico, alla guida del Pat Metheny Group ha firmato alcuni dei più straordinari e geniali episodi del jazz moderno. Instancabile ricercatore di tecnologie e strumenti, è considerato oggi il più grande chitarrista jazz vivente e il più grande interprete della chitarra synth.  Durante tutta la sua carriera Metheny ha continuato a ridefinire il genere utilizzando le nuove tecnologie e lavorando costantemente per evolvere il potenziale improvvisativo e acustico del suo strumento, ma già dagli esordi con il vibrafonista Gary Burton, mostrava quello che sarebbe poi diventato il suo stile distintivo: uno stile che unisce l’articolazione duttile tipica dei fiati, ad una avanzata sensibilità armonica e ritmica.
 
 
Il costo dei biglietti è di 45 euro in platea e di 35 euro in galleria.