Francesca Speranza si è affermata tra 20 concorrenti provenienti da tutti i continenti con un progetto autosostenibile.
Realizzerà marmellate in un edificio confiscato alla camorra nella sua città, tramite la piantumazione di alberi da frutto e concretizzando il concetto di agricoltura urbana. Francesca Speranza, 26enne di Caserta, con questo progetto autofinanziato con la vendita dei prodotti, e che può già vantare sul supporto di un nutrito gruppo vi volontari, si è affermata nell’ottava edizione di Miss Progress International – Donne a sostegno del mondo e ha consentito all’Italia di vincere il titolo per la prima volta.
Sabato sera, al Messapia Hotel & Resort di Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, si è svolta la finale mondiale del concorso che promuove i progetti dedicati all’ambiente, alla salute e ai diritti umani presentato dal direttore Giuseppe Borrillo e trasmesso in streaming in mondovisione.
La vincitrice riceverà anche un sostegno economico dell’Associazione culturale In Progress, presieduta da Giusy Nobile, per avviare il progetto.
Laureata in giurisprudenza, tirocinante in uno studio legale e prossima a specializzarsi in diritto internazionale in quanto agevolata dalla sua ottima conoscenza dell’inglese e dello spagnolo, Francesca ha sbaragliato la concorrenza composta da altre diciannove giovani concorrenti provenienti dai cinque continenti. Nel corso della serata sono stati assegnati anche altri riconoscimenti: Andrea Pineda (Colombia) si è aggiudicata la competizione per il tema Salute e per miglior costume tradizionale, Beatriz Awatin (Filippine) quella per i Diritti umani e il premio speciale destinato alla più popolare sul web e la portoricana Gabriela Monserrate quella per l’integrazione culturale.
Il progetto di Francesca Speranza è stato il migliore sul tema dell’Ambiente, ma il suo elaborato ha comunque ottenuto il punteggio più alto in assoluto e, quindi, l’ha portata a conquistare il titolo più ambito.
Ospite d’onore della serata è stata la colombiana Vanesa Giraldo Lopez, vincitrice dell’ultima edizione, che ha portato a realizzazione il suo progetto ambientale Almagua a sostegno della tribù amazzonica degli Yaguas e sabato sera ha ceduto la corona all’italiana direttamente dalle sue mani.
Grazie alla preziosa collaborazione dell’Inner Wheel Club di Tricase e Santa Maria di Leuca, presieduto da Rossana Rossoni, sono stati raccolti 4.500 euro destinati al Women’s Cancer Center gestito dalla Fondazione IEO-Monzino di Milano.
Unica nota dolente dell’evento, che ha goduto del patrocinio morale del ministero della Cultura e dei presidenti della Regione Puglia e della Provincia di Lecce, è stata proprio l’assenza delle istituzioni in una manifestazione che accende i riflettori su temi troppo spesso dimenticati sebbene siano sempre attuali e che promuove il territorio pugliese in tutto il mondo.