Il divorzio trà me e la società non mi allontana dall’affetto che nutro per i miei
compagni di squadra , i colori sociali della maglia che ho indossato con onore e
passione ed i tifosi che hanno sostenuto la squadra ed il sottoscritto in particolare.
Le motivazioni che hanno indotto questa scelta non sono sicuramente quelle che
il “Patron” Pisapia ha commentato in TV ieri sera ma , ben altre e non certamente
decise dal sottoscritto. Ho accettato già dall’anno scorso di scendere di categoria
per onorare un progetto che contribuiva a far rinascere il calcio nella mia città ai
livelli che merita, che coinvolgeva tutti i tifosi che amano il calcio e riportava a
Lioni i ragazzi che per un motivo o per un altro stavano fuori a giocare con
innumerevoli sacrifici. Non sono venuto meno allo spirito che mi ha sempre distinto
…… quello di fare sport solo ed unicamente per quello che lo sport stesso
degnamente rappresenta. Mi sono accorto che il progetto da me sposato non è
più lo stesso, che a snaturarne il percorso ha contribuito il personalismo di chi il
calcio lo intende come fatto proprio e non come elemento di sintonia con la
squadra , cosa che ho rappresentato da tempo alla società anche con forza
rimettendo pure la fascia di capitano. Posso garantirvi, che questa squadra
anche senza guida tecnica, avrebbe conseguito risultati ancor migliori. Poiché
credo ancora nel calcio giocato e non in quello solo parlato, mi correva l’obbligo
di assumere posizioni anche forti, al fine di far rispettare progetti inizialmente
condivisi che mi hanno visto, anche con grande spirito di sacrificio, giocare per la
mia città e per i miei compagni che per quel che mi riguarda, insieme ai tifosi,
vengono prima di ogni altra cosa. Ero disposto a condividere percorsi sportivi e
non personalismi dei singoli addetti ai lavori. Ai compagni di squadra, alla città ed
ai tifosi do’ loro solo un saluto fino ad un prossimo timoniere che sappia fare calcio,
che non lo fa per se ma lo fa per la città, lo fa per i ragazzi….. lo fa perché crede
nello sport…. Alla città, l’ASD calcio Lioni deve riconoscerne il contributo
d’ospitalità quello che i tifosi danno sostenendo i colori sociali
indipendentemente da ciò che succede dietro le quinte perché amanti solo ed
unicamente dello sport quello vero. Concludo, dicendo al “Patron” Pisapia
“i soldi possono rimborsare una prestazione ma non possono comprare il
cuore……” .
Il mio cuore resta della città ….. resta sempre granata………un
fraterno abbraccio ai tifosi ed alla squadra, moreno di pietro