Massa Lubrense: Fiorentino 6.5, Zapparella 6, Gargiulo V. 6, Iovino 5.5 (25’ s.t. Volpe 5.5), Siniscalchi 6, Autiero 6.5, Porzio 7, Vinaccia 6.5, Schettino 6 (19’ s.t. Aiello 5.5), Cappiello 6, Staiano A. (41’ s.t. Triunfo s.v.).
A disp.: Alfano, Cardinale, Festa, Marcia.
Allenatore: Palmieri 6.
Città di Atripalda: Caruccio 6.5, Tancredi 6.5, Sicignano 6, Rupa 7, Galliano 6.5, Tirri 6, Vecchione 5.5, Raffone 5.5 (46’ s.t. Santucci s.v.), Simone 5.5, Saviano 6 (23’ s.t. Cerullo 6), D’Acierno 6.
A disp.: Imparato, De Turris, Ambrosio, Guarino, Stompanato.
Allenatore: Montanile 6.
Arbitro: Sabatino di Nola 6.
Assistenti: Rea e Barchetta di Nola.
Ammoniti: Cappiello, Iovino (ML), Simone (CA).
Note: partita fortemente condizionata dal vento.
Cronaca
Il Città di Atripalda strappa un punto prezioso sul campo del Massa Lubrense al termine di una gara in cui le due squadre si sono equivalse, dandosi battaglia maggiormente nei primi 45’ quando sono fioccate le occasioni da una parte e dell’altra. Il pareggio conquistato nella Terra delle Sirene accontenta la compagine biancoverde che, illesa in casa di una diretta concorrente per la salvezza, muove la classifica. La formazione costiera si è confermata squadra tenace e difficile da affrontare tra le mura amiche, come testimonia l’imbattibilità preservata anche in occasione dello 0-0 contro gli atripaldesi. Al “Cerulli” l’ha fatta da padrone il forte vento che ha condizionato non poco la gara, sul punto di essere sospesa nei primi minuti dal direttore di gara. Padroni di casa alle prese con assenze importanti in tutti i reparti. Mister Palmieri deve rinunciare, infatti, a Bagnulo, Esposito e De Stefano ma sorride per il rientro di Ciro Porzio. Il modulo scelto dal tecnico nerazzurro è il 4-4-2 con Staiano e Schettino a far coppia in attacco supportati sulla fascia sinistra dall’estro di Porzio. In cabina di regia capitan Vinaccia detta i tempi mentre in difesa, il rientro dalla squalifica di Autiero allevia l’emergenza dettata dall’assenza di Bagnulo. Per gli ospiti la formazione è quella annunciata con l’unica eccezione riguardante l’impiego davanti alla difesa di Rupa preferito a Santucci. Raffone vince il ballottaggio con Ambrosio. Il modulo è il 4-3-2-1 con Saviano e D’Acierno a supporto dell’unica punta Simone. L’avvio dell’undici di Montanile è vibrante. Al 5’, infatti, D’Acierno va vicino al gol: lungo lancio dalle retrovie a scavalcare la difesa, il cigno di Grottolella impatta al volo di piatto appena dentro l’area ma Fiorentino è reattivo con palla che termina lentamente sul palo per poi essere raccolta dall’estremo difensore nerazzurro. Il pericolo corso non scuote i massesi che poco prima del quarto d’ora devono ringraziare ancora Fiorentino che respinge in parata plastica un calcio di punizione in posizione centrale dai 28 metri di Saviano. La risposta del Massa Lubrense è affidata ai piedi Porzio che al 18’ su calcio da fermo dal limite ci mette solo la potenza spedendo la palla non di molto sopra la traversa e al 25’ si vede murare un tiro a botta sicura in area dopo incursione sulla destra di Iovino, premiato da una geniale intuizione di Vinaccia. La partita è divertente e giocata a viso aperto da entrambe le formazioni ma intorno al 33’ gli ospiti potrebbero passare in due occasioni. Prima D’Acierno svetta di testa su cross di Sicignano esaltando ancora una volta i riflessi di Fiorentino; poi, sugli sviluppi del corner, capitan Tirri lascia partire dal limite una rasoiata di prima intenzione in posizione decentrata che sibila il palo alla destra di Fiorentino. La reazione nerazzurra è immediata ed è targata manco a dirlo Porzio che semina il panico in area con uno slalom, evita anche Caruccio in uscita ma si allunga troppo il pallone e sul suggerimento in mezzo non c’è nessuno pronto ad approfittarne. Poco dopo in evidenza Schettino che da posizione decentrata in area conclude di potenza sul secondo palo ma è bravo Caruccio a respingere. Sul capovolgimento di fronte Vecchione si invola sulla destra, vede sul lato opposto Saviano che arriva al limite, si aggiusta la palla sul destro ma il tiro a giro termina di poco a lato. La girandola di emozioni si conclude ad un minuto dal riposo quando il solito Porzio entra in area dalla sinistra sfruttando la sponda di Schettino, conclude sul primo palo ma Caruccio gli dice ancora di no rifugiandosi in corner. La partita finisce praticamente qui. Nel secondo tempo le squadre sembrano non volersi far male e danno vita ad una gara giocata prevalentemente a centrocampo. L’unico sussulto lo regala il neo entrato Volpe che, dimenticato dalla difesa su azione da calcio d’angolo, ha il tempo per controllare e battere a rete a pochi passi da Caruccio ma spreca incredibilmente a botta sicura calciando alto. L’errore del baby peperino massese strozza l’urlo in gola al Massa Lubrense, che deve nuovamente rimandare l’appuntamento con la vittoria che ormai manca da circa un mese e mezzo. E’ il terzo pareggio di fila per il team della penisola, il secondo del nuovo corso Palmieri che per ora deve accontentarsi dell’imbattibilità. Il Città di Atripalda torna in riva al Sabato consapevole di poter ripartire da una buona prestazione che ha fruttato un risultato utile. Il dato più incoraggiante viene dalla retroguardia: nelle ultime quattro partite soltanto una rete subita, per di più su palla inattiva.