Si è svolto domenica, 30 ottobre, l’incontro interculturale tra il Comune di Trevico, lAssociazione Irpinia Mia e il Comune di Salerno con lAssociazione Artisti Salernitani. Il gemellaggio, fortemente voluto da Elena Ostrica, presidente di questultima Associazione, ha visto ospiti, nel mese di maggio di questanno, un nutrito gruppo di trevicani, accolti nel Palazzo Genovesi a Salerno, dove era stata allestita una mostra di arti figurative, oggetti artigianali, fotografie, libri e poesie degli artisti delle due Associazioni gemellate. Dopo una bella giornata passata in compagnia di Elena Ostrica e dei suoi amici, che hanno accompagnato gli ospiti in una visita guidata del centro storico di Salerno, le due Associazioni si sono congedate con la promessa di rincontrarsi presto a Trevico per ricambiare lospitalità. Domenica quel giorno è arrivato ed i trevicani sono stati lieti di ospitare i salernitani nel piccolo borgo medievale irpino per far conoscere il loro territorio ed i loro sapori.
Accolti dal sindaco di Trevico, Antonio Picari, e dai membri dellAssociazione Irpinia Mia, gli ospiti hanno visitato il paese e quindi, hanno potuto passeggiare per i boschi cimentandosi con la raccolta delle castagne. In seguito, nella Stazione Enogastronomica, hanno potuto assaporare gustose pietanze locali, realizzate esclusivamente con prodotti locali ed ascoltare musiche popolari dellorganettista Rocco Ragazzo.
Liniziativa si è svolta nellambito di unimportante manifestazione che lAssociazione Irpinia Mia, con la presidente Mariangela Cioria e la collaborazione di Patrizia Pizzulo, sta portando avanti da qualche anno: la valorizzazione e la diffusione di una tradizione che sta lentamente scomparendo, Larte dellintreccio della castagna. Per conservare le castagne raccolte nel mese di ottobre, le nostre nonne pazientemente intrecciavano con ago e filo le castagne, solitamente dando vita alle cosiddette nzerte, semplici collane, che poi venivano infornate. Alcune donne, più abili, erano capaci di realizzare dei veri e propri oggetti: cesti di varie forme e dimensioni, stelle, scarpette, la mitra del vescovo e altri oggetti. Questantica tradizione è stata chiaramente raccolta da Mariangela Cioria che ha imparato larte dellintreccio e, ogni anno, gli oggetti realizzati vengono esposti con la speranza di suscitare la curiosità e linteresse a riprendere questa antica tradizione.
Il ricavato dellintera manifestazione è andato a contribuire ad unaltra importante iniziativa avviata dallAssociazione Irpinia Mia: una raccolta di fondi per le popolazioni dellAfrica da far confluire, attraverso lAssociazione AFMAL di Benevento, su progetti legati alla risoluzione delle problematiche dellacqua.
A fine giornata le due comunità, soddisfatte dellincontro, si sono salutate con la promessa di rincontrarsi presto per approfondire la reciproca conoscenza e lo scambio di culture e tradizioni.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa manifestazione.