Castelfranci in festa per la nuova Casa del Vino: “Sarà punto di riferimento per produttori, istituzioni e appassionati”

“La Casa del Vino è il risultato di un percorso che la Proloco sta portando avanti in linea con l’attività di promozione che caratterizza da anni l’azione della mia amministrazione”. Il Sindaco di Castelfranci, Generoso Cresta, non nasconde la sua soddisfazione per l’inaugurazione della nuova sede nel cuore del centro storico del paese che ha aperto la due-giorni di “Festìna Lente – Affrettati lentamente”, manifestazione organizzata dalla locale Proloco con il patrocino del Comune di Castelfranci, dell’Unpli e della Proloco Campania e del Conservatorio di Avellino “Domenico Cimarosa”.
“La Casa del Vino è Castelfranci – afferma il primo cittadino – un paese che oggi ospita diverse cantine di grande prestigio che ci permettono di esportare i nostri migliori vini in tutto il mondo. La mia amministrazione ha sempre lavorato per la promozione e la valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici, a partire naturalmente dal vino, la nostra punta di diamante. Nel 2010 – continua – immaginammo e realizzammo il “Castelfranci Wine Festival” con tre eventi organizzati nel corso dell’anno e, cioè, i falò del 7 dicembre, l’appuntamento ad inizio primavera con il vino Novello e la festa del bosco a fine agosto. La Casa del Vino può considerarsi la naturale conseguenza di questo progetto”.
“Festìna Lente è un segnale di rinascita, la nostra comunità si riprende i suoi spazi”. È positivo il bilancio del Presidente della Proloco di Castelfranci Valerio Saldutti che parla di un’iniziativa “che arriva da lontano. Ci stavamo pensando e lavorando da un po’ e, dopo vari rinvii legati all’emergenza Covid, abbiamo finalmente rotto gli indugi e aperto una nuova fase che dovrà essere di condivisione e crescita. Festìna Lente – Affrettati Lentamente, che è evidentemente un ossimoro, sintetizza alla perfezione il metodo che dovremo seguire nei prossimi mesi: di crescita e sviluppo certamente, ma riflettendo, lentamente. Penso ad esempio alla partita dei fondi comunitari: non basterà spendere, sarà fondamentale fare scelte giuste e ragionate per utilizzare al meglio le risorse”.
La buona partecipazione agli eventi è la conferma che c’è voglia di riprendersi le proprie vite, di riconquistare una normalità negata per troppo tempo. “La Casa del Vino sarà occasione di incontro, confronto e, se necessario, anche di scontro”, aggiunge Saldutti. ”La nostra idea è di un “non luogo”, un pensatoio con un’azione che vada ben oltre la promozione del vino. Spero che diventi riferimento e sprone per i ragazzi che hanno voglia di riprendersi i loro spazi e di contribuire alla crescita delle nostre comunità”.
Soddisfatti i produttori locali che hanno partecipato ai due momenti di degustazione organizzati nel corso della manifestazione dedicati all’Aglianico e ai Campi Taurasini e al Taurasi Docg dell’Alta Valle del Fiume Calore.
“La Casa del Vino – osserva Nicola Boccella dell’azienda agricola “Boccella” – sarà un punto di aggregazione per noi produttori, ma anche per la nostra comunità. Ospiterà eventi e iniziative culturali e sarà, naturalmente, una vetrina per le nostre migliori produzioni per la crescita di tutto il territorio”.
Per Gerardo Perillo delle omonime Cantine, “la Casa del Vino è solo un primo passo. L’inaugurazione della nuova sede è sicuramente un momento importante, ma Castelfranci ha i numeri e le potenzialità per puntare ancora più in alto. Il mio auspicio è che la Casa del Vino diventi luogo di confronto e crescita di noi produttori e, più complessivamente, del nostro territorio. C’è bisogno di comunicare e promuovere le nostre eccellenze”.
Anche Gerardo Colucci della Cantina “Colli di Castelfranci” auspica un rapido salto di qualità per il vino e il territorio. “La Casa del Vino deve diventare riferimento per operatori ed esperti di settore e proiettarci su nuovi mercati. Dobbiamo essere ambiziosi e puntare ad una vetrina internazionale”.
“Festìna Lente è stata occasione di promozione e valorizzazione del nostro vino, anche sul territorio, dove non sempre i nostri vini sono conosciuti”. Per Felice Perillo dell’Azienda Agricola Perillo diventa fondamentale “aprire il territorio all’esterno, ad esperti di settore e a chi lavora nella comunicazione. Castelfranci deve entrare in circuiti importanti”.
Michele Tecce di Cantina “Regina Collis” sottolinea l’impegno della Proloco. “L’attenzione, e anche il coraggio, dimostrato da questi ragazzi sono un segnale importante. C’è voglia di far crescere il nostro territorio, di fare rete. Il mio auspicio è che la Casa del Vino diventi riferimento non solo per Castelfranci, ma per tutti i comuni limitrofi. La promozione dei nostri vini e del nostro territorio ha bisogno di idee e progetti condivisi, anche a livello istituzionale”.
In prima linea anche i produttori Antonio Gambale e Giovanni Nigro e le aziende agricole Biancaniello, specializzata nella produzione di salumi, e Muscillo, riferimento per il rinomato Carmasciano. La Casa del Vino può essere riferimento e occasione di confronto e crescita anche per le altre produzioni locali di qualità.
“Castelfranci merita una Casa del Vino, un punto di riferimento destinato ad esaltare le produzioni locali”. Carlo Stasi, Sommelier Fisar e Commissario Slow Wine per la Campania e la Basilicata, ha guidato la degustazione dedicata al Taurasi Docg dell’Alta Valle del Fiume Calore. “Qui non c’è il mare, non c’è questo tipo di turismo e occorre valorizzare le eccellenze di cui godiamo. Il vino, straordinario piacere dell’Irpinia, è sicuramente un grande attrattore e i ragazzi, che hanno deciso di abbracciare e portare avanti questo progetto, meritano attenzione e apprezzamento. Quando io studiavo da Sommelier, il Taurasi era l’unica Docg del Centro-Sud. In questi anni è cambiato tutto e ci sono ancora importanti margini di crescita. L’importante – conclude – è lavorare insieme per la crescita del territorio”.
“Festìna Lente” ha vissuto altri momenti di condivisione e divertimento, come le presentazioni di alcuni libri, organizzate nella suggestiva cornice della Valle del fiume Calore sulla quale si affaccia la Casa del Vino. E’ il caso de “Il Borgo in tavola” – Storie di sagre in Campania, a cura de “Il Trono di Sagre” e “Antonio Gramsci il Meridionale” di Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano. Molte partecipate anche le presentazioni di “In viaggio col sorriso” di Dario Nisivoccia e “L’ultimo non chiuda la porta” di Luciano Arciuolo.
E non sono mancati i momenti di spettacolo e intrattenimento in piazza, come il concerto “Le Fisarmoniche del Cimarosa” per celebrare i 100 anni di Astor Piazzolla e l’esibizione della Compagnia Teatrale “Clan H” con Salvatore Mazza in “Alla scoperta di Dante – La vita, il viaggio, l’inferno…”. Altri appuntamenti musicali hanno completato il ricco e articolato programma di un’iniziativa che ha richiamato a Castelfranci numerosi turisti e visitatori.