Dopo la devastazione di un’intera area della Campania, ora i rifiuti tossici prodotti da un’azienda operante nel territorio della ‘Terra dei fuochi’ vengono ‘esportati’ anche in Tunisia.
Secondo quanto denunciato da un deputato tunisino, recentemente un’azienda attiva in Campania, è stata protagonista di un traffico di rifiuti tossici arrivati nel Paese con un carico distribuito in 282 container. Questi rifiuti pur essendo stati dichiarati materiale plastico, sono in realtà rifiuti tossici.
I movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e il loro smaltimento sono disciplinati dalla convenzione di Basilea di cui l’Unione Europea è parte e dalla Convenzione di Bamako per l’Unione Africana. Le convenzioni richiedono alle parti di garantire la gestione e lo smaltimento di tali rifiuti con modalità consone dal punto di vista ambientale.
In più l’Unione Europea ha adottato il ‘Regolamento Spedizione dei Rifiuti’ che proibisce l’esportazione di rifiuti tossici o pericolosi verso paesi del Sud del Mondo.
Data la gravità della questione, abbiamo chiesto alla Commissione europea quali sono gli strumenti con cui verifica che gli Stati Membri impediscano tali traffici illeciti da zone devastate dalle ecomafie. Inoltre abbiamo chiesto se intenda integrare l’Accordo di Associazione con la Tunisia di strumenti per fronteggiare l’importazione illecita di rifiuti tossici.
Alle ecomafie non deve essere più consentito di distruggere i territori, così come è successo in Campania. Da parte nostra, continuiamo a lottare contro questa gestione dei rifiuti che danneggia l’ambiente e la salute.