Con oltre 340mila nonni ospiti nelle RSA italiane alle prese con l’emergenza Covid bene il blitz dei carabinieri del Nas che ha portato all’arresto di 4 persone ritenute responsabili a vario titolo, di maltrattamenti, esercizio abusivo della professione infermieristica e omissione di soccorso, ai danni di anziani non autosufficienti affidati alle loro cure. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento all’operazione “Inferno” coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna sulla situazione all’interno di una casa di riposo della provincia. I controlli e le verifiche delle forze dell’ordine e della magistratura sono una garanzia per gli ospiti, per le loro famiglie ma anche – sottolinea Uecoop – per la stragrande maggioranza delle 7.800 RSA italiane che lavorano onestamente e che si prendono cura ogni giorno con professionalità e attenzione degli anziani nonostante le difficoltà e i problemi legati al dilagare dell’emergenza Covid. Le residenze per la terza età infatti sono al centro di nuovi cluster – ricorda Uecoop – con centinaia di casi dalla Toscana alla Campania, dalle Marche al Lazio, dalla Sicilia al Friuli, dal Molise al Piemonte alla Basilicata. In una società come quella italiana dove ci sono quasi 10,5 milioni di persone con più di 70 anni – conclude Uecoop – la pandemia ha aggravato il bisogno di assistenza sia nelle città che nei piccoli centri urbani a fronte di network familiari sempre più frammentati e in difficoltà.