La Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) propone alla SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, “un’azione comune volta a favorire, quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, la ripresa delle attività teatrali”: un fronte unico e solidale, insomma, che possa collaborare con l’universo non profit dello spettacolo dal vivo, considerato il ruolo essenziale che esso riveste nel territorio.
Il messaggio è contenuto in una lettera inviata da FITA al presidente della Siae, Giulio Rapetti Mogol, e firmata dal presidente nazionale della Federazione, Carmelo Pace, e dal consigliere con delega in materia, Giunio Lavizzari Cuneo.
“Ci rendiamo perfettamente conto – si precisa nella lettera FITA – che i margini di manovra della SIAE non sono molto ampi e non pensiamo di proporre agli autori iscritti di rinunciare ai loro compensi”. Ma qualche proposta percorribile è già pronta: la “riduzione dei compensi minimi previsti per le rappresentazioni teatrali” e un “sostegno alle compagnie amatoriali finanziato con la quota dei diritti d’autore di spettanza SIAE”. Massima apertura, comunque, per altre iniziative da ideare e concertare insieme.
La proposta lanciata alla SIAE arriva a pochi giorni da un altro atto di concreta solidarietà compiuto da FITA nei confronti delle proprie compagnie: quelle già iscritte o che si iscriveranno nel corso del 2020, infatti, nel 2021 non pagheranno la quota fissa d’iscrizione.
“Il nostro teatro ha un ruolo vitale nel territorio – commenta Pace – e queste nostre azioni forti vogliono essere una risposta alla latitanza che invece perdura da parte delle istituzioni. Nella SIAE, che nello spettacolo dal vivo ha una delle sue voci principali, ci auguriamo di trovare un partner sensibile e propositivo. Come FITA intanto – conclude – continueremo a seguire questa linea di solidarietà e di concretezza”.