«Ognuno di questi brani racconta un “frammento” di vita comune, in cui chiunque può ritrovarsi. L’amore (quello con la A maiuscola), le incomprensioni, la libertà di poter scegliere della propria vita, la nascita di un figlio, la continua e difficile situazione politica italiana, lo sconsiderato utilizzo dei social media. Ad ognuno di questi “frammenti” mi è piaciuta l’idea di associarvi un colore, e il gioco è fatto»
Anticipato dai singoli “Luna nuova” e “A schermo spento”, esce “Frammenti a colori”, l’album d’esordio della cantautrice Daniela Vicale.
Casertana, ma cilentana d’adozione, Daniela Vicale confeziona un album emozionale, che gira tutto intorno alla sua vocalità.
Partendo dal cantautorato pop, Daniela, coadiuvata da uno staff d’eccellenza (su cui svetta l’arrangiatore e compositore Alessandro Galdieri), inserisce, di volta in volta elementi che vanno dalla musica popolare (genere musicale nel quale la cantautrice muove i suoi primi passi) fino a inserti di stampo medievale.
«Il maestro Lorenzo Maffia (con il quale ho avuto il piacere di realizzare i miei primi inediti), un giorno mi presentò due professionisti (oggi grandi amici): il polistrumentista Alessandro Galdieri e la bravissima Valentina Schiavo. Avevo bisogno di un bravo arrangiatore, uno che lavorasse ai miei brani e che curasse ogni dettaglio dell’album. Infatti, ai miei sette inediti, sono stati aggiunti altri tre brani scritti proprio dal duo Galdieri/Schiavo, mentre il testo dell’ultimo singolo, “A schermo spento”, è opera di una mia carissima amica artista, Monia Ridolfi, con la quale, anni fa, ho condiviso una delle mie più belle esperienze canore. Le registrazioni sono state curate sempre da Alessandro Galdieri mentre, per la fase di mixing e mastering, bisogna ringraziare l’amico Romolo D’Amaro».
Un album dalla lunga gestazione, “Frammenti a colori” è composto da 11 inediti più una cover, la “Insieme” di Battisti-Mogol, resa celebre da Mina.
«Una notte nasceva una melodia (la musica ha sempre preceduti i miei testi), dopo qualche giorno il testo, spesso aiutata da mio fratello Vincenzo, anche lui un artista a tutto tondo, un attore-cantante e amante della buona musica. Quando gli ho proposto il progetto, non ha esitato un solo istante nel voler condividere con me questa bellissima avventura. L’ultimo brano nato per l’album, realizzato proprio durante la fase di registrazione, uno di quei brani dove ti siedi e la penna comincia a scrivere da sola, è stato “La ballata delle malelingue”, ed è una di quelle canzoni nate in collaborazione con Alessandro. Gli inviai il testo e lui, velocissimo, la sera stessa aveva già creato la melodia».
La cover dell’album, ideata e realizzata da Valentina Schiavo, è il modo personale di Daniela di augurare a tutti salute, felicità, benessere e prosperità.
«Per la copertina mi è piaciuta molto l’idea di utilizzare degli origami. Ho scelto quello che rappresenta la gru perché in Giappone vengono regalate per augurare salute, felicità, benessere e prosperità; di solito regalate ad una persona cara, questo bel messaggio mi è piaciuto da subito. Sono tutte di colore diverso e Valentina Schiavo, realizzatrice del progetto grafico, armata di tanta pazienza li ha realizzati, per me, uno ad uno».