Grande successo di pubblico all’Open Day Harley-Davidson organizzato dalla On The Road di Napoli. Protagonista assoluta è stata l’ultima nata di casa Milwaukee, la Switch Back. Un centinaio sono state le uscite che il monumento cromato ha effettuato nella due giorni, con altrettanti appassionati che hanno saggiato per le strade di Napoli le sue prestazioni. Soddisfazione, mista a stanchezza, nel volto di Giovanni Borrelli, direttore del dealer partenopeo, a termine della festa: “Siamo – dice – senza forze, ma abbiamo il cuore gonfio di gioia. E’ sempre bello trascorrere due giorni in compagnia con chi prova la tua stessa passione. Quello per l’Harley-Davidson è un amore speciale, che travalica i confini sociali, in grado di unire in maniera gioiosa. La nuova creatura è una custom touring che ha molte frecce interessanti a disposizione del suo arco, per colpire il cuore dei motociclisti. E’ come avere due moto in una. Grazie alle borse laterali e al parabrezza montato sulla forcella, è un’ottima macinachilometri. Ma se si smontano, senza impiegare molto tempo, questi accessori, diventa una cruiser bellissima, che attira gli sguardi di tutti. Chi è interessato a provarla, può venire nella nostra sede di Napoli, al Viale Umberto Maddalena 380. Una volta saliti in sella alla Switch Back, l’anima Harley conquisterà i suoi cavalieri”. Alla On The Road è stata lanciata anche una petizione contro il caro-assicurazione che mortifica i centauri della Campania, in particolare quelli che guidano all’ombra del Vesuvio: “E’ – spiega Sonia Marzano, sostenitrice della campagna – una vergogna che chi vive in una città come Napoli debba essere discriminato rispetto a chi vive a Milano o a Torino. Le compagnie assicuratrici invece di punire chi lucra sugli imbrogli, preferiscono far pagare le malefatte dei delinquenti a chi sono anni che va in moto e non ha mai fatto segnare un sinistro. Così non solo si mortifica la dignità dei centauri napoletani, ma anche non si permette al settore di crescere. Spesso il costo del premio assicurativo supera il valore della moto….Così come si chiama la campagna è ora di dire basta: Mo’ bast!”