Temi del primo comizio di Bianchino a Figlioli di Montoro

Ieri sera, domenica 5 maggio, la lista “Montoro Democratica” a sostegno di Mario Bianchino sindaco ha iniziato i comizi elettorali, partendo dalla frazione Figlioli. Nonostante la pioggia per gran parte della serata, la cittadinanza ha risposto calorosamente all’appuntamento, con la presenza di diverse centinaia di persone.
Subito alcune criticità di tale località e di quelle vicine sono state evidenziate da Immacolata Cipolletta (già consigliere di maggioranza). In particolare, si è soffermata sulle rischiosità del progetto relativo alle vasche di laminazione alla frazione San Bartolomeo, fortemente modificato, con la decisione di bonificare i terreni circostanti nonché di ampliare sia l’alveo che le sponde del torrente Solofrana. Per quanto riguarda l’impianto di compostaggio in predicato di costruzione nella vicina Fisciano, invece, la donna ha ricordato come il ricorso sulla non obbligatorietà della valutazione di impatto ambientale sia stato rinviato al 24 luglio. A questo punto, secondo Michele Capuano (già consigliere con delega all’ambiente nonché di assessore presso la Comunità Montana “Irno-Solofrana”), tale operato così incisivo può essere portato avanti soltanto da tale compagine, che è in grado di poter fronteggiare a muso duro anche i cosiddetti “poteri forti”. Su questa tematica, non poteva mancare il ricordo del sindaco Mario Bianchino sulla frana di Sarno, che colpì anche l’ex Montoro Inferiore in maniera consistente e il cui 21°anniversario è ricorso proprio nella giornata di ieri. Tale situazione di rischio è stata poi risolta con la realizzazione di vasche di contenimento.
Altro tema cruciale della serata è stato quanto realizzato e rimane ancora da realizzare. Capuano ha evidenziato la presenza di ulteriori progetti per il vallone San Cipriano, come il completamento della rete idrica nella frazione, su proposta dello stesso politico. Invece il primo cittadino, rammenta di come, prima del 1995 (anno del suo primo insediamento nell’ex Montoro Inferiore) non esisteva alcuna rete fognaria mentre la piazza in cui stava tenendo la discussione era soltanto un cumulo di macerie, poi eliminate per portare alla costruzione di una piazza intitolata alla santa patrona della frazione. Alle spalle, spicca la struttura del micronido comunale, altra chicca dell’amministrazione, soprattutto per Stefania Siano (già assessore alle politiche sociali). Inoltre, Bianchino cita anche la gestione del locale campetto di calcio, tolta ai privati e affidata alla Parrocchia attraverso una convenzione stipulata con il fu Don Michele Pierri. Nel suo discorso, poi, Stefania
Siano invece snocciola anche l’operato generale dell’intera compagine, tra centri solidali nei confronti delle persone maggiormente bisognose di assistenza; interventi pubblici su molte strutture, specie su quelle scolastiche; miglioramento della viabilità e numerose altre opere sulle quali i cittadini possono oggettivamente riconoscere il buon lavoro dell’amministrazione. Però, non ci si è soffermati solo su azioni compiute, ma anche su futuri interventi già finanziati, quali la riqualificazione di Via Biagio De Giovanni a Torchiati, dell’ex scuola elementare a San Bartolomeo nonché il completamento della rete fognaria per Montoro Nord. In una serata apertura dei comizi, poi, ecco spuntare i primi attacchi agli avversari. Le prime critiche sono state scagliate da Immacolata Cipolletta, che ha definito gli oppositori personaggi in cerca d’autore, disposti a far prevalere il proprio ego su tutto, mentre Stefania Siano, apostrofa precedenti consiglieri comunali come persone venute su con meriti non propri. Infine, le critiche più aspre sono arrivate dal sindaco ancora in carica. L’uomo li accusa di non essere mai stati veramente presenti nei momenti dirimenti per la comunità, quali la stesura del piano urbanistico comunale, in più vantano la pretesa – a suo dire – di volersi spartire il territorio come dei veri e propri feudatari, nonostante qualcuno di loro stesse per portare l’ex Montoro Superiore al dissesto con i numerosi debiti fuori bilancio. Tali personaggi, per l’uomo, si sono aggregati su basi davvero inconsistenti, dal momento che la loro storia politica è assai differente tra i diversi soggetti in unione e presenta, in alcuni di loro, anche una scarsa esperienza amministrativa. In conclusione, il primo cittadino si spenderà sempre per una politica inclusiva, non tendente all’esclusione. Su questa linea si è mantenuta la candidata new entry Stefania Montefusco, protesa ad agire in politica attraverso il positivo e offrendo ai giovani, allo stesso tempo, tutta la gamma di possibilità per poter rimanere sul proprio territorio, accessibile soprattutto grazie alla cultura.