Protom forma i nuovi professionisti della digitalizzazione

Coltivare talenti per cogliere le opportunità della Rivoluzione Digitale: questa la sfida di Protom (www.protom.com), che attiva a partire dal prossimo 9 maggio percorsi mirati a reclutare e formare risorse in ambito IT.  50 giovani saranno così inseriti nell’organico di Protom Group nei prossimi 24 mesi.
L’azienda, che ha fatto della ricerca dell’innovazione la propria missione, sta puntando in maniera sempre più decisa sulla costruzione di una offerta di servizi e soluzioni in grado di accompagnare clienti e partner nel viaggio verso l’implementazione della Digital Transformation.
Per raggiungere questo obiettivo, Protom ha scelto di reclutare giovani talenti, attivando percorsi di formazione che trasformino questi ultimi in risorse con radicate competenze tecniche ad alto valore aggiunto. Un’operazione che prenderà ufficialmente il via il prossimo 9 maggio da Napoli, luogo di fondazione dell’Azienda e ormai consolidato polo di attrazione per molti “big player” del settore IT, da Apple a Cisco.
In quella data Protom sarà infatti protagonista di due momenti di incontro a Napoli: da una parte gli studenti dell’ITI “Augusto Righi” di Fuorigrotta, dall’altro i laureati ed i laureandi dell’Università degli Studi “Federico II” durante l’evento “La Scuola Incontra le Imprese”. Due target diversi, un unico obiettivo: intrecciare un dialogo sempre più proficuo con scuole ed università per provare, attraverso un’azione congiunta, a prendere coscienza delle problematiche legate alla carenza di competenze digitali.
Protom opera nell’ambito dell’Advanced Engineering e della Information Technology, ha il quartier generale a Napoli e Milano e sedi in Francia, a Tolosa, ed in Brasile a San José dos Campos. L’azienda lavora con big player del comparto metalmeccanico, dell’aeronautica, del ferroviario e dell’automotive come Leonardo, Superjet, Piaggio Aerospace, Airbus, FCA, ATR, Hitachi Rail Italy e Rolls Royce.
Protom è dal 2017 in Elite, il programma di Borsa Italiana per le imprese ad alto potenziale e 
quest’anno ha anche vinto il Premio dei Premi, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su mandato del Presidente della Repubblica e per il secondo anno consecutivo il “Premio Imprese X l’Innovazione” promosso da Confindustria.
“Il dialogo tra aziende a vocazione altamente innovativa, come Protom, e scuole ed Università è essenziale in questa fase di transizione, in cui l’avvento delle nuove tecnologie sta cambiando il volto del mercato del lavoro – sottolinea Giuseppe Santoro, responsabile delle attività di IT & Digital Transformation di Protom – In questo senso, ci troviamo in una posizione di privilegio: da anni operiamo nel settore IT sia sperimentando le potenzialità delle interactive technology, come la Realtà Virtuale ed Aumentata, sia con attività di sviluppo software ed Application Management, sempre applicando lo stato dell’arte della tecnologia per rispondere in maniera efficace a bisogni concreti”.
Il percorso avviato il 9 maggio condurrà, nei prossimi mesi, alla realizzazione di percorsi formativi dedicati ai migliori talenti che verranno selezionati, mirati a sviluppare le loro competenze sulle tematiche “calde” del mondo IT: dalla programmazione e sviluppo in ambiente Java, il più richiesto tra i linguaggi di programmazione dal mondo del lavoro 4.0, alla modellazione 3D, fino alla programmazione per Web & Mobile.
“L’obiettivo ultimo è la creazione di una vera e propria ‘Academy’, che recluterà, formerà e qualificherà le risorse che operano e che opereranno per Protom in attività legate all’IT ed ai servizi di Digital Transformation. – spiega il fondatore e presidente dell’Azienda Fabio De Felice – Le risorse sono da sempre il vero cuore di Protom ed il vero driver per la crescita del nostro business. Per questo per noi è essenziale attuare una strategia pro-attiva, capace di ridurre quel gap di competenze digitali che oggi ci colloca al terzultimo posto sulla base dell’indice DESI che misura il livello di digitalizzazione dell’economia e della società nei paesi europei. Si tratta di un’impresa sfidante, ma alla quale non possiamo e non vogliamo sottrarci: trasformare la creatività in innovazione e il talento in competenza”.